All’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo è in atto una rivoluzione verde per studiare in spazi flessibili e innovativi, anche all’aria aperta.
Fondata nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG), in Piemonte, è il primo ateneo al mondo interamente dedicato alla cultura del cibo all’interno delle scienze umane. Fin dalla sua nascita, si è distinta per un approccio interdisciplinare e innovativo, che negli ultimi tempi è tornato sotto i riflettori per il progetto di riqualificazione degli spazi affidato allo studio di architettura Stefano Boeri Interiors. Il progetto prevede la creazione di “aule bosco”, corti verdi e ambienti a geometria variabile, al fine di migliorare la qualità degli ambienti di studio e di vita dell’università.
Un progetto ambizioso: aule bosco e spazi flessibili per un campus all’avanguardia
Il progetto “Pollenzo 2.0” di Stefano Boeri Interiors mira a trasformare l’Università di Pollenzo in un campus più moderno e sostenibile. Carlo Petrini, Presidente dell’UNISG ha spiegato che “l’obiettivo è accompagnare la crescita della comunità studentesca di Pollenzo e rendere gli spazi più adatti a una didattica inclusiva, partecipata e orizzontale”. Il campus raddoppierà le sue dimensioni anche grazie alla ristrutturazione dell’edificio storico noto come “Casa della Segreteria” che diventerà una nuova biblioteca.
Stefano Boeri e il suo team hanno tratto ispirazione da istituzioni educative come il Black Mountain College, l’école de plein air de Suresnes e la Corona Avenue School e creato un ambiente flessibile e aperto che promuove l’interazione e la collaborazione. Il nuovo campus sarà caratterizzato da strutture temporanee in legno, chiamate “aule bosco”, circondate da piante per garantire uno spazio salubre e riservato per gli studenti. Queste aule avranno diverse dimensioni e saranno posizionate sia all’interno della corte dell’università sia in altre aree del Piemonte, rafforzando il legame, da sempre forte e presente, tra l’università e il territorio.
Due nuovi poli per l’UNISG: organizzazione e trasmissione del sapere
Il campus dell’UNISG sarà articolato attorno a due poli principali: il polo dell’organizzazione del sapere e il polo della trasmissione del sapere. Il polo dell’organizzazione del sapere avrà principalmente funzioni amministrative e includerà l’Agenzia di Pollenzo, sede amministrativa dell’università, con uffici per i docenti e spazi flessibili per riunioni e ricerca, e le Tavole accademiche che ospiteranno una mensa di 255 mq con arredi versatili per trasformarsi, all’occorrenza, in aula studio o sala conferenze.
Il polo della trasmissione del sapere si troverà in un nuovo edificio che sostituirà parte di una struttura esistente e comprenderà una corte interna centrale, aule, una nuova aula magna, laboratori sensoriali, una biblioteca e la segreteria. La Casa della Segreteria, in particolare, ospiterà la reception e sale accoglienza al piano terra, mentre al secondo piano ci saranno piccole aule studio; la biblioteca è stata pensata come uno spazio flessibile, con pareti di libri scorrevoli e spazi per presentazioni e incontri. Questo nuovo edificio offrirà anche uno spazio di sperimentazione per studenti e aziende, con laboratori sensoriali e cucine professionali.
Sono previsti interventi anche nella cascina Albertina, che ospiterà aule con arredi su ruote per una configurazione variabile, e nella Chiesa della madonnina che diventerà lo spazio dedicato ai “Granai della memoria”, con testimonianze video che raccontano la storia del territorio e delle sue comunità agricole.
Un’università integrata nel territorio: la visione di Stefano Boeri
Il progetto di Stefano Boeri Interiors per l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo rappresenta una sintesi perfetta tra innovazione e tradizione, un campus che risponde alle esigenze pratiche della didattica moderna, attento all’ambiente e al benessere degli studenti e delle persone che operano nell’ambiente accademico. Grazie a spazi flessibili e modulabili, anche all’aperto, l’università diventa così un luogo di incontro e scambio dove la cultura del cibo e la formazione dei futuri gastronomi possono trovare nuove ispirazioni e prospettive.
“Immaginare il futuro dell’università di Pollenzo significa sviluppare l’intuizione di Carlo Petrini di una università totalmente connaturata con gli spazi urbani, dove la trasmissione del sapere scorre ovunque e i luoghi e gli arredi della didattica acquisiscono una geometria variabile, adattabile a tutte le forme di insegnamento che le pratiche del cibo suggeriscono”, ha dichiarato Stefano Boeri, founder di Stefano Boeri Interiors, “una piccola grande scuola di eccellenza alle porte delle Langhe”.