Ennesimo episodio di violenza a scuola: questa volta ad essere finita vittima di un’aggressione è stata una maestra di una scuola dell’infanzia. Ci troviamo a Napoli: qui una docente sarebbe stata schiaffeggiata dai genitori di un alunno. E le sarebbe stato lanciato addosso un oggetto pesante. Ma come sono andate le cose? E cosa ha scatenato questa reazione spropositata da parte della madre e del padre del piccolo? Vediamo di capirci di più.
Maestra schiaffeggiata dai genitori di un alunno
I fatti si sono verificati intorno alle 10 del mattino del 26 settembre, mentre le lezioni nella scuola d’infanzia “Cariteo” di Bagnoli-Fuorigrotta di via Cariteo 46 erano in corso, e i bambini (di età compresa tra 3 e 6 anni) si trovavano regolarmente nelle aule. Qui sarebbero giunti i genitori di uno dei piccoli, che avrebbero preso a schiaffi in faccia la donna, una maestra di 59 anni, provocandole delle ferite che hanno richiesto delle cure mediche. La donna, difatti, è stata trasportata all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Qui è arrivata in stato di choc, che le è anche stato riscontrato dai medici che l’hanno visitata. Inoltre, ha riportato una contusione cranica, con una prognosi stimata in 5 giorni. S
Quali sono le motivazioni dell’aggressione
Le motivazioni che si nascondo dietro tale gesto sono ancora avvolte nel mistero. Le forze dell’ordine stanno attualmente conducendo un’indagine per gettare luce sulla dinamica dell’incidente. Secondo i primi resoconti, sembra che la maestra abbia subito un’aggressione ricevendo uno schiaffo e che sia stata colpita da un portapenne di metallo scagliato contro di lei. Secondo le prime indiscrezioni, che tuttavia necessitano ancora di essere confermate, alla base dell’aggressione ci sarebbe stato un disaccordo relativo ai metodi di insegnamento impiegati dalla maestra, ma al momento queste sono soltanto speculazioni. Ciò che si sa è che sul posto sono subito giunti i carabinieri: l’intervento delle forze dell’ordine è stato essenziale per ripristinare la calma.
Le considerazioni dei sindacati in merito
In merito si è espressa Roberta Vannini, segretaria regionale della Uil Scuola Rua Campania, che ha dichiarato: “Nella nostra regione i casi di insegnanti aggrediti hanno assunto toni non più tollerabili. Far bene il proprio lavoro non deve essere motivo di ritorsioni in un paese civile”. E ancora: “Non si possono scaricare le proprie frustrazioni sul personale della scuola. Il problema è culturale e come tale per essere risolto è necessario investire sulla valorizzazione sociale di chi lavora nelle scuole”.
“Senza una cultura del rispetto nei confronti del personale della scuola questi episodi non potranno che aumentare”
ha detto invece il segretario Uil Scuola Giuseppe D’Aprile.
Intanto, bisognerebbe indagare, e magari trovare una soluzione, al crescente fenomeno delle aggressioni da parte degli alunni (o dei loro genitori) ai danni dei docenti. Secondo D’Aprile, l’origine sarebbe da riscontrare nel poco rispetto nei confronti del personale scolastico. La scarsa considerazione dei diversi ruoli. Gesti di tale natura contro un insegnante, dimostrano come si stiano andando a perdere valori che dovrebbero essere fondamentali. Senza contare la diseducatività degli stessi.
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