Sono in molti ad aver esultato per la vittoria dello scudetto da parte del Napoli. Evento che non si ripeteva da 33 anni e che, come plausibile, i tifosi hanno accolto con molto più entusiasmo di quanto siamo abituati a vedere. Ma ciò che ha colpito (e che ha fatto perplimere un buon numero di genitori), è stata “l’iniziativa” di una maestra, che, coinvolgendo i suoi alunni, ha deciso di portare in classe un pizzico di “goliardia calcistica”. Generando, per l’appunto, una serie di reazioni discordanti. Cosa ha fatto e come sono andate le cose ve lo spieghiamo di seguito.
Maestra fa cantare ai bambini coro da stadio per il Napoli
L’insegnante, contagiata dall’entusiasmo per la recente vittoria dello scudetto del Napoli, ha voluto esprimere la sua gioia insieme ai giovani allievi. A sorpresa, ha scelto di far cantare in classe il popolare coro da stadio in onore della sua squadra. Ma non si è limitata a questo: ha anche incoraggiato i piccoli a saltare in aria mentre intonavano lo slogan provocatorio “chi non salta juventino è”, un evidente “sfottò” rivolto alla squadra rivale, ovvero la Juventus. Come è facile dedurre, le reazioni a questa iniziativa sono state contrastanti.
Mentre alcuni genitori hanno trovato la scelta dell’insegnante divertente e coinvolgente per i bambini, altri si sono mostrati preoccupati per l’opportunità di introdurre elementi di rivalità sportiva in un contesto scolastico. Mettendo in guardia sulla necessità di mantenere una separazione tra il mondo dello sport e l’ambiente scolastico.
Il video è diventato virale
Il video dell’insegnante che incita i suoi giovani allievi a cantare un coro di tifo calcistico ha rapidamente guadagnato notorietà. Inizialmente condiviso dalla stessa docente sulla chat di classe – è qui che i genitori sono venuti a conoscenza di questo simpatico siparietto – ha iniziato a circolare diventando subito virale. E suscitando un dibattito sulla delicata linea tra la passione personale e l’etica professionale, soprattutto quando si tratta di insegnanti e del loro ruolo nell’educazione dei giovani.
Questo non è il primo caso in cui un docente coinvolge i suoi alunni in un “rito” volto a propiziare la vittoria della propria squadra del cuore. Qualche mese fa, infatti, è successo che un maestro, tifoso sfegatato della salernitana, abbia esortato i suoi studenti, dei bambini di una scuola elementare salernitana, a pregare per la vittoria della sua squadra del cuore. In seguito a questo episodio – nonostante i genitori lo avessero difeso – è stata aperta un’inchiesta.
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