Con l’inizio dell’anno accademico si torna a parlare del caro affitti. Numerosi studenti fuori sede sono ancora alla ricerca di una sistemazione e il budget medio continua a lievitare.
Ogni anno, nel periodo dell’inizio delle lezioni universitarie, si ripete praticamente sempre la stessa dinamica: gli studenti fuori sede non trovano un alloggio, o meglio, lo troverebbero anche, ma a che prezzo? Secondo un recente studio condotto da Skuola.net su un campione di 500 studenti universitari fuori sede, circa il 33% delle matricole ha iniziato le lezioni senza aver ancora trovato una sistemazione stabile. Ma questo problema non riguarda solo le matricole: oltre il 27% degli studenti che già vivono lontano da casa ha dovuto cambiare alloggio, spesso per ragioni economiche.
Le cause di queste difficoltà sono molteplici. In primo luogo, gli affitti che non accennano a diminuire rendendo la ricerca di un alloggio sempre più complessa e costosa: circa il 39% degli intervistati ha infatti dichiarato che i prezzi sono troppo elevati per la qualità degli appartamenti disponibili, mentre un altro 39% ha riferito di essere stato ingannato da offerte che sembravano convenienti, per poi rivelarsi delle mezze truffe a causa delle condizioni degli alloggi o dei motivi della convivenza.
Ma non è solo il prezzo alto a ostacolare gli studenti: il numero ridotto di posti letto negli studentati pubblici (circa 40.000 per oltre 400.000 studenti fuori sede) e la crescente trasformazione degli appartamenti in bed&breakfast riducono ulteriormente le possibilità di trovare un alloggio accessibile. Inoltre, sembra stia prendendo piede una sorta di pregiudizio di genere con molte proposte di affitto riservate solo alle ragazze, escludendo di fatto i ragazzi che vedono quindi diminuire ulteriormente le possibilità di trovare una stanza.
Traslochi in aumento: anche chi non è al primo anno cambia casa
Se la situazione delle matricole appare critica, gli studenti più “anziani” non se la passano meglio. Circa il 25% dei fuori sede quest’anno ha dovuto cambiare casa a causa dell’aumento degli affitti, mentre un altro 22% ha dovuto ridurre le spese a causa di problemi al budget. Sono dati preoccupanti, che evidenziano come anche chi ha già trovato una sistemazione non possa stare tranquillo.
La coabitazione rimane una delle soluzioni più comuni. Oltre il 40% degli studenti condivide un appartamento con altri coinquilini: il 44% con tre o più persone, il 34% con due coinquilini e solo il 22% con una sola persona. La privacy rimane una priorità, ma in alcuni casi deve essere sacrificata: il 60% degli studenti che vivono in coabitazione ha scelto di dormire in una stanza singola, il 28% si accontenta di condividerla con un’altra persona, il 12% deve dormire in stanze condivise da tre o quattro persone.
Il costo della vita da studente fuori sede
Quando si parla di affitti, il risparmio resta una priorità per gli studenti universitari. In media, uno studente fuori sede spende circa 430 euro al mese per l’alloggio, una somma che, sebbene elevata, risulta comunque più gestibile rispetto ai picchi che alcuni devono affrontare: il 12% degli intervistati ha dichiarato di dover spendere più di 600 euro al mese per un letto, mentre circa il 10% supera addirittura gli 800 euro mensili.
Queste cifre sono indicative di un mercato degli affitti sempre più inflazionato in cui trovare una sistemazione adeguata diventa una sfida, soprattutto per chi deve conciliare studio e budget ridotti. La convivenza, quindi, resta una delle migliori opzioni per contenere le spese e magari, perché no, trovare nuove opportunità di svago e socializzazione.