Maturità 2014: gli errori di ortografia da evitare - Studentville

Maturità 2014: gli errori di ortografia da evitare

Ci sono errori molto comuni della lingua italiana che è bene evitare alla prima prova scritta della maturità 2014, sia che scegliate il saggio, che il tema. Ecco i dieci errori grammaticali da evitare per una promozione a pieni voti.

La lingua italiana è una delle più complesse in assoluto per l'estrema varietà di preposizioni, verbi e vocaboli di cui è composta, e agli esami di maturità, essendo quella di italiano la prima prova, il bigliettino da visita con cui vi presentate anche a persone che non conoscete, non potrete assolutamente permettervi di sbagliare.

Foto: theprof.altervista.org

Ci sono degli errori comuni della lingua italiana che è assolutamente vietato fare agli esami di maturità e nella vita quotidiana. Scopriamoli insieme nel dettaglio!

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1. E o ed / a o ad?
La D eufonica si aggiunge solo quando la parola successiva comincia per la stessa vocale.
Esempio: Vado ad Amsterdam
2. Fa o fà?
La terza persona singolare del verbo fare, non va assolutamente accentata.
Esempio: Cosa fa?
3. Apostrofo sì o no?
La regola è semplicissima: se la parole è femminile, ci vuole l'apostrofo, mentre se è maschile, no.
Esempio: un albero         MASCHILE, SENZA APOSTROFO
               un'altalena       FEMMINILE, CON L'APOSTROFO

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4. Qual è? O qual'è?
Questo è un errore che commettono anche persone che hanno studiato una vita, ma, contrariamente a quello che si pensa, la forma giusta è 'qual è?'
5. Se stesso o sè stesso?
       Quando il se è da solo, ma sottintende 'stesso', allora ci vuole l'accento
       Esempio: chi fa da sè
       Quando il se è accompagnato da 'stesso', non ci vuole l'accento
       Esempio: Era il miglior professore di se stesso
6. Da, da' o dà?
       Quando il 'da' è una preposizione semplice, non si accenta
       Esempio: Vengo da Milano
        Quando il 'da' è un imperativo singolare, ci vuole l'apostrofo
       Esempio: Da' una mano a tua sorella!
       Quando il 'da' è terza persona singolare del verbo dare, ci vuole l'accento
       Esempio: Luca dà uno schiaffo a Matteo
7. 'Daccordo' o 'd'accordo'?
        La forma corretta è la seconda.
8. 'è piovuto' o 'ha piovuto'?
        Se il verbo piovere indica la pioggia che cade dal cielo allora entrambe le forme sono corrette, altrimenti si usa col verbo essere

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9.   Va o và?
Terza persona singolare del verbo andare; l'accento NON CI VUOLE.
10. Nomi inglesi che fanno ormai parte della lingua italiana, al plurale non vogliono la 's' come nella lingua originale.
       Esempio: film E NON films
                       look E NON looks
Un ultimo consiglio: il dizionario della lingua italiana può risolvere qualsiasi dubbio: consultatelo ogni qualvolta ne avete bisogno.

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