“Mi si potrebbe chiedere se possono considerarsi preventivabili tracce su autori come Manzoni o Leopardi. La risposta è no, […] tenevamo a fare questa precisazione cronologica perché nella prassi le tracce di analisi del testo spesso si concentravano soprattutto sul Novecento. In questo modo, con la possibilità che abbiamo previsto di formulare due tracce, forniamo qualche strumento in più ai candidati: delle due, infatti, una potrà essere sul Novecento o sugli anni Duemila e l’altra sul secondo Ottocento, o anche una sulla prosa e l’altra sulla poesia”, ha dichiarato Luca Serianni, coordinatore del gruppo di studio in un’intervista a Letteraturaenoi.it, in merito alla prima prova di Maturità 2019.
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Hanno voluto dare qualche arma in più allo studente, che così si troverà a scegliere tra un ventaglio di opzioni più corposo. “Allo stesso tempo – ha continuato – abbiamo inteso valorizzare il lavoro svolto in classe dai docenti. Qualunque insegnante che insegni nell’ultimo anno delle superiori dà molta importanza alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento dal punto di vista storico-letterario, pensiamo solo a una figura come Verga, che giustamente viene molto letto e commentato. Ecco, limitandoci soltanto al Novecento avremmo rischiato che tutto questo meritorio lavoro svolto dai docenti si disperdesse“.