Era il mese di settembre 2021 quando è venuto a mancare per colpa di un tremendo incidente in moto. Si chiamava Nicolò Sabarino, ed era in procinto di iniziare il suo ultimo anno di scuola, quello della maturità e delle grandi aspettative. Quello che segna la fine di un percorso e l’inizio di un altro. Lavorativo o universitario. Ma che non potrà più intraprendere per via del tragico destino che l’ha strappato ai genitori ed agli amici. Compagni di scuola compresi. E sono proprio questi ultimi che hanno voluto onorarne la memoria sostenendo l’esame al suo posto.
Svolgono esame al posto del compagno venuto a mancare
Siamo a Vercelli. Qui, i compagni di scuola di Nicolò all’Ipsia Lombardi, hanno chiesto ed ottenuto di poter sostenere l’esame di Maturità al suo posto. La scuola ha accordato il permesso dando la possibilità ad un compagno di classe, David, di sedersi di fronte alla commissione per due volte. La prima affronterà il proprio esame di maturità. La seconda lo farà nelle veci del compagno che non c’è più, garantendogli di ottenere il diploma, seppur simbolico. Così, sabato mattina, uno di loro si presenterà due volte davanti alla commissione: una per se stesso e l’altra per Nicolò, il quale avrà un diploma simbolico.
L’appuntamento è fissato alla fine della sessione degli orali e consisterà in un colloquio al quale saranno presenti la mamma ed il papà del ragazzo, venuto a mancare a soli 17 anni a Strona (Biella) pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico e prima di poter compiere la tanto attesa maggiore età. Parecchie sono le cose che non potrà più fare, ma grazie ai suoi amici una potrà portarla a termine, conseguire il diploma di maturità.
Il nobile scopo dei compagni di Nicolò
Chiaro lo scopo dei compagni di scuola di Nicolò come si evince da qualche riga estrapolata dalla lettera che avevano inviato alla dirigente scolastica Cinzia Ferrara:
“Abbiamo partecipato alle esequie con lo stendardo dell’Istituto per far sentire alla famiglia la nostra presenza e ci piacerebbe, se fosse possibile, portare simbolicamente Nicolò all’esame di Maturità, insieme a noi. Ci piacerebbe che la famiglia potesse avere un documento, anche se privo di valore legale, redatto dalla commissione d’esame, che in qualche modo lo ricordi e dica che verosimilmente, se fosse stato con noi, avrebbe sostenuto l’esame di Stato così come speriamo di sostenerlo noi”.
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