All’indomani della fine degli esami di stato 2022 siamo pronti per fare un bilancio che, vi anticipiamo subito, è più che positivo. Gli esami di maturità di quest’anno, lo ricordiamo, hanno visto il ritorno delle prove scritte dopo due anni di soli orali. Il 99,9% degli studenti italiani ammesso all’esame finale ha superato la prova. Sia presso la secondaria di primo che in quella di secondo grado. E’ ciò che si evince dai dati diramati dal ministero dell’Istruzione.
Maturità 2022: tutti promossi
Ad essere stato ammesso agli esami è stato il 96,2% dei candidati scrutinati. I diplomati sono stati il 99,9%. Facciamo una breve analisi di quelli che sono stati i risultati regione per regione, tipologia di istituto per tipologia di istituto. Iniziamo dal massimo dei voti. I diplomati con lode sono il 3,4% rispetto al 3% di un anno fa. Prendendo in considerazione tale fattore, al primo posto per numero di lodi si è piazzata la Calabria. In tale regione del Sud Italia si è registrato il 6,6% nell’assegnazione di tale punteggio. Alla Calabria sono seguite la Puglia (con il 6,3%), l’Umbria (con il 5%) e la Sicilia (con il 4,8%). In Lombardia si è registrato solo l’1,5%. In quanto alla tipologia di istituto, nei Licei è stato il 5,1% degli studenti ad accaparrarsi tale risultato. Il Classico si è confermato al primo posto (9%) seguito dal Liceo Europeo (7,9%) e dallo Scientifico (7,5%). Negli indirizzi Tecnici è stato l’1,8% deli studenti a prendere la lode.
Esami scuole medie
Ma cosa è successo, invece, nelle scuole secondarie di primo grado? Alle scuole medie il tasso di ammissione all’esame finale è stato del 98,5%. Di questi, il 99,9% ha superato la prova. In due delle regioni italiane si è registrato il 100% di promossi: si tratta del Molise e della Basilicata. Il massimo dei voti con la lode è spettato al 5,9% dei candidati. Più di un candidato su due ha ottenuto una votazione finale dall’8 in su. Il numero maggiore di lodi, in percentuale, è stato dato in Puglia (8,8 per cento), Calabria (8,6 per cento) e Molise (8,5 per cento).
Possiamo concludere che, a dispetto dei risultati dei Test Invalsi pubblicati solo qualche settimana fa – dai quali erano emerse non poche difficoltà e lacune da parte di molti studenti italiani, in particolare delle scuole del Centro Sud Italia – possiamo dire che non sia andata così male come ci si sarebbe potuti aspettare.
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