Maturità 2023: più 60 e meno 100
Più sufficienze e meno voti massimi: questo mostrano i dati dell’Esame di Maturità 2023. I dati ufficiali sull’esame di Stato 2023 pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito dicono che gli ammessi dopo gli scrutini finali sono stati il 76,2 per cento (per un totale di 550mila studenti) contro il 75,8 dell’anno scolastico 2021-2022. A superarlo ben il 99,8 per cento del totale e ciò vuol dire che è molto difficile che un maturando venga bocciato, ma che piuttosto non venga proprio ammesso all’esame di Maturità. Anche alla luce di ciò capiamo perché ora i voti sono più bassi rispetto al passato.
Maturità 2023: i numeri
A diplomarsi con la lode sono stati in tutto 13.414 studenti, pari al 2,7 per cento del totale, in evidente calo rispetto a quanto succedeva un anno fa quando, infatti, la percentuale di studenti con la lode era stata il 3,4 per cento. Confermata, invece, la concentrazione degli studenti eccellenti nelle regioni del Sud: in Calabria e in Puglia sono addirittura il 5,5 per cento, poi troviamo l’Umbria (4,7 per cento), Sicilia e Molise (4,2 per cento). In Lombardia la percentuale si ferma all’1,1 per cento. Non va meglio in Piemonte con l’1,4 per cento. In calo anche i diplomati che hanno ottenuto il “semplice” 100: il 7,3 per cento nel 2023 rispetto al 9,4 per cento del 2022. In diminuzione anche le votazioni tra 91 e 99 (11,5 per cento quest’anno e 15,1 per cento del 2022), e quelle comprese tra 81 e 90 (18,3 per cento nel 2023 e 21,1 per cento lo scorso anno). In incremento invece il numero di chi è riuscito a diplomarsi con un misero 60: se lo scorso anno chi aveva ottenuto questo voto era il 4,1 per cento del totale, attualmente il loro numero è salito al 5 per cento.
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Bocciati alla Maturità? Possibile!
Chi fa parte dell’1,2 per cento ed è stato bocciato alla Maturità? Tra questi una studentessa del liceo Da Vinci di Trento che era stata recentemente ammessa all’esame di Stato nonostante le 5 insufficienze riportate agli scrutini grazie ad una sentenza del Tar, che le aveva dato modo di prendere parte alla maturità anche a fronte del fatto che non avesse i requisiti necessari. Purtroppo, però, la storia non è terminata con un bel lieto fine: la studentessa è stata bocciata agli orali.
