L’esame orale di Maturità: la presenza del presidente di commissione
Il colloquio orale è sicuramente una delle parti più rilevanti della Maturità 2024, poiché corrisponde all’ultima “prova” definitiva per i maturandi in procinto di terminare uno dei più importanti percorsi scolastici della vita. I test scritti e l’orale finale sono ovviamente corretti e supervisionati dai docenti, i quali fanno parte della commissione d’esame composta sia da professori interni, sia da professori esterni con anche il presidente di commissione.
In vista di ciò, quali sono quindi le mansioni fondamentali del presidente alla Maturità e cosa potrebbe chiedere agli esami orali?
Il ruolo del presidente di commissione alle prove orali
Al colloquio orale di Maturità 2024 sono presenti il maturando sotto esame, la commissione dei docenti esterni e interni con soprattutto la presenza del presidente. Quest’ultimo è la figura incaricata a moderare il colloquio, attuando le attività di “garante” sia per la commissione, sia per lo studente. Inoltre, uno dei suoi ruoli principali è quello di controllare e monitorare che i quesiti posti dagli altri insegnanti siano pertinenti al programma scolastico e al contesto, cercando di eliminare eventuali “favoritismi” e divergenze.
Due dei fattori fondamentali per un presidente di commissione sono la “neutralità” e l’oggettività, cercando di essere corretto e imparziale, per garantire allo studente un maggior agio affinché dia il meglio di sé durante la prova.
L’obiettivo del presidente, quindi, è quello di coordinare il colloquio in modo tale da garantire al maturando di iniziare correttamente il test orale e concluderlo senza alcun problema, favorendo soprattutto un approccio di tipo “interdisciplinare”. In merito a ciò, la commissione d’esame è composta da docenti che si occupano di materie completamente diverse tra loro, per cui è necessario che lo studente discuta il suo colloquio facendo più collegamenti possibili tra le stesse discipline. Il presidente, in questo caso, controlla e favorisce questo “metodo” nel condurre l’esame finale.
Come deve procedere l’esame orale di Maturità?
Il colloquio orale di Maturità si svolge nel seguente modo:
- Prima fase: apertura del colloquio in cui il presidente di commissione esorta lo studente a iniziare l’esame attraverso l’analisi di un documento, un testo oppure del materiale scelto dalla commissione.
- Seconda fase: dopo una analisi e una prima discussione, i docenti possono porre dei quesiti specifici al maturando inerenti al programma di studio e alla materia dello stesso professore. In questa fase, lo studente dovrà rispondere in modo adeguato e attuare più collegamenti interdisciplinari possibili, sempre in modo pertinente e adeguato.
- Terza fase: in questa eventuale parte, i professori possono far discutere il candidato sulle prove scritte attuate, indipendentemente dall’esito, che sia positivo o negativo.
Teoricamente, il colloquio non dovrebbe durare più di 60 minuti, poiché è il presidente di commissione a gestire le tempistiche in modo equo. Lo stesso “chiude” il colloquio e “congeda” lo studente a lasciare la commissione d’esame, prima che la stessa si riunisca “a porte chiuse” per discutere sulla valutazione del candidato.