Medicina, studenti più scontenti che soddisfatti del nuovo sistema

Medicina, studenti più scontenti che soddisfatti del nuovo sistema

La maggior parte degli studenti di medicina si dichiara più scontenta che soddisfatta del nuovo sistema d'accesso.
Medicina, studenti più scontenti che soddisfatti del nuovo sistema

La riforma del sistema di accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sta generando più malcontento che soddisfazione tra gli studenti italiani. Le recenti modifiche, che hanno abolito il classico test a crocette mantenendo però il numero chiuso, prevedono l’introduzione di un “semestre filtro” e l’obbligo di conseguire almeno 18 crediti formativi per accedere alla graduatoria nazionale definitiva.

Secondo un sondaggio condotto da Skuola.net su 500 aspiranti matricole, il 48% degli studenti boccia la novità, preferendo il vecchio sistema, mentre solo il 24% promuove appieno la riforma, apprezzandone soprattutto la valutazione basata sulle capacità dimostrate durante il percorso piuttosto che su un singolo test.

Dettagli della riforma

Il nuovo sistema di accesso ai corsi di laurea medico-sanitari si basa sul cosiddetto “semestre filtro”, che posticipa la selezione definitiva di sei mesi dall’inizio dell’anno accademico. Gli studenti devono conseguire almeno 18 crediti formativi attraverso esami per poter accedere alla graduatoria nazionale definitiva.

Secondo il sondaggio, il 31% degli studenti non ha ancora le idee chiare sulla riforma, anche perché mancano ancora dettagli fondamentali che verranno chiariti nei decreti attuativi. Ad oggi, le uniche certezze riguardano l’istituzione del semestre iniziale e il requisito minimo dei crediti da ottenere per proseguire il percorso.

Reazioni degli studenti

Tra i contrari, la preoccupazione principale (42%) riguarda il rischio di perdere mesi preziosi di studio in caso di mancato superamento della selezione. Quasi un terzo teme di dover cambiare sede universitaria da un anno all’altro, mentre il 23% è preoccupato per aule sovraffollate durante il semestre iniziale aperto a tutti.

Di contro, chi accoglie favorevolmente la riforma (37%) apprezza che la selezione avvenga in base alle capacità dimostrate durante il semestre, piuttosto che in un’unica prova. Il 21% valuta positivamente la riduzione della pressione psicologica, mentre il 19% trova utile poter utilizzare i crediti acquisiti per iscriversi ad altri corsi in caso di esclusione.

Implicazioni e riflessioni

Il nuovo modello non sembra incentivare le iscrizioni: solo il 25% degli studenti si sente più motivato con il nuovo schema, mentre il 40% rimpiange il sistema precedente. Sul fronte dell’equità, appena il 27% ritiene che la riforma rappresenti un miglioramento, il 32% teme vantaggi per chi può permettersi preparazione privata, mentre il 41% non vede cambiamenti significativi nel grado di equità del processo selettivo.

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