Secondo il Rapporto annuale 2023 dell’Istat, meno del 40% delle scuole italiane possiede tutte le attestazioni necessarie per garantire requisiti di sicurezza adeguati. Questo, che è sicuramente un dato allarmante, riporta ancora una volta sotto la luce dei riflettori un tema che non accenna a trovare una soluzione. E’ evidente l’urgenza della necessità di mettere in atto interventi volti a migliorare la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’edilizia scolastica. Interventi che, come riporta lo stesso rapporto Istat, sono considerati prioritari nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per quanto riguarda gli investimenti destinati ai bambini e ai ragazzi.
In meno del 40% delle scuole italiane è garantita la sicurezza
A venire fuori dalla recente analisi sfociata nel rapporto annuale dell’Istat, è il preoccupante fatto che poco più di un terzo degli edifici scolastici, sia statali che non statali, in Italia non sia dotato di adeguate barriere fisiche per garantire l’accessibilità. Dato che rivela una forbice di quasi 8 punti percentuali tra le regioni settentrionali e quelle meridionali, con quest’ultime che risultano significativamente svantaggiate.
Solo il 16% delle scuole dispone di “segnalazioni visive” per supportare gli studenti con sordità o ipoacusia, mentre le “mappe a rilievo e i percorsi tattili”, fondamentali per rendere gli spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono presenti solo nell’1,5% delle scuole. Ancora una volta, nelle scuole italiane, non si può non sottolienare la grave mancanza di attenzione verso l’inclusione degli studenti con disabilità. Ma a venire fuori dal rapporto non è solo l’argomento sicurezza.
La scarsa raggiungibilità delle scuole tramite i trasporti pubblici
Anche quello dei trasporti non è da meno. Un altro problema emerso riguarda la raggiungibilità delle scuole tramite i mezzi pubblici. “Il servizio di trasporto attivato dai comuni (scuolabus) garantisce collegamenti soprattutto per la scuola d’infanzia (79,3 per cento), la primaria (80 per cento) e la secondaria di I grado (77,7 per cento)”. Il Mezzogiorno – non è una novità – risulta particolarmente svantaggiato, con il 14,8% delle scuole nella zona oggetto del rilevamento dell’Istat che risulta poco raggiungibile sia tramite gli scuolabus sia tramite i collegamenti pubblici. Gli edifici scolastici del Mezzogiorno sono contraddistinti anche da livelli inferiori
di qualità funzionale (si registra ad esempio una minore dotazione di locali destinati a palestre, mense e laboratori, spazi collettivi, ecc.
Tornando ai trasporti, nel Centro, la percentuale degli istituti che risultano essere poco raggiungibili è del 7,8%, mentre nel Nord si attesta al 5,7%. Una non nuova disparità territoriale che impatta negativamente sull’accessibilità delle scuole e sulla mobilità degli studenti.
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