Sempre meno giovani decidono di iscriversi al liceo classico. Il calo, che è piuttosto diffuso in tutta Italia, si sta registrando in maniera particolare nella città di Milano. Che sia dovuto al fatto che molti giovani ritengono che gli studi classici non offrano vantaggi tangibili nell’attuale mondo del lavoro e siano spinti dalle pressioni sociali verso percorsi considerati più “redditizi”. O che sia semplicemente per il fatto di preferire, a questi, discipline più moderne o pratiche, ciò che si evince dagli ultimi trend è un cambio di rotta verso altri indirizzi.
Sempre meno iscritti al liceo classico
A fronte della perdita di iscritti da parte dei licei classici c’è un aumento di quelli che decidono di frequentare gli istituti tecnici e i professionali (già dallo scorso anno). In particolare, ad essere gettonati tanto da avere degli esuberi con i quali fare i conti sarebbero il liceo delle scienze umane con opzione economico sociale, il liceo scientifico opzione scienze applicate ed i tecnici informatici. E per questo, gli istituti stanno facendo tutto il possibile per gestire al meglio le iscrizioni in vista della scadenza del termine utile per presentare le domande.
A subire la maggiore crisi sarebbero, come anticipato, i licei classici del capoluogo lombardo, presso i quali alcune prime classi, il prossimo anno scolastico, non si formeranno. I più importanti licei a indirizzo classico della città perderanno dall’una alle tre prime. Anche se presso qualcuna il bilancio sarà positivo (ad esempio, il liceo Virgilio riuscirà a recuperare la prima che lo scorso anno aveva perduto), la situazione resterà sempre “critica. Come ha dichiarato Milena Mammani, preside del Manzoni, “Il classico è un indirizzo molto sensibile e i fattori da considerare sono tanti, dalla preoccupazione per il futuro all’impatto avuto dalla pandemia, ma sarebbe un errore perdere il patrimonio di conoscenze legato della classicità”.
Perdita di iscritti al classico, le cause
Non è solo il calo demografico ad aver determinato, negli anni, questa tendenza. Anche perché, se al classico gli iscritti sono diminuiti, sorte opposta è toccata agli istituti tecnici, che hanno registrato un aumento delle iscrizioni. Alcuni di questi, come detto in precedenza, dovranno perfino fare i conti con gli esuberi. Al Bertarelli Ferraris, ad andare alla grande saranno i percorsi professionali come Manutenzione e assistente tecnica, con un numero di iscritti pari al triplo rispetto a quelli dello scorso anno. Al Torricelli le domande pervenute, a fronte di poco più di 40 posti disponibili, sono 90.
Prendendo in considerazione gli altri indirizzi, le preferenze sono rimaste alte per il liceo delle scienze umane: l’opzione economico sociale è tra le più gettonate. Tanto per citarne uno, il liceo Tenca ha ricevuto circa 500 iscrizioni a fronte di 310 posti disponibili. Tanto che, come sottolineato dal preside Mauro Agostino Donato Zeni, con il numero di domande pervenute si sarebbero potute formare 19 classi, contro le 12 che invece saranno avviate.
Sorte ancora diversa interessa i licei artistici, che negli ultimi anni avevano registrato un aumento delle iscrizioni. Adesso sembrano essersi stabilizzate non comportando più esuberi. 13 prime verranno formate al Brera, 4 nuove classi al Gastel del Frisi. Dopo anni di domande di gran lunga superiori rispetto al numero di posti disponibili (si parla di centinaia), quest’anno quelle in esubero sono circa 30. Per far fronte alla situazione, in previsione una serie di incontri tra Città metropolitana e Provveditorato.
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