L’Università Cattolica del Sacro Cuore lancia ‘Mettiti nei miei panni’, un’iniziativa significativa dedicata alla comprensione delle sfide quotidiane affrontate dalle persone con disabilità. Il progetto, promosso dai Servizi per l’inclusione dell’ateneo, non si limita a sensibilizzare sul tema della disabilità, ma offre l’opportunità concreta di sperimentare in prima persona le difficoltà che molti studenti affrontano ogni giorno.
L’appuntamento è fissato per martedì 8 aprile nella piazzetta del campus di Piacenza, dove dalle 9 alle 16 si svolgeranno diverse attività interattive. Durante questa giornata, i partecipanti potranno immergersi in esperienze simulate che permetteranno loro di comprendere meglio le realtà vissute dalle persone con varie forme di disabilità.
Dettagli sull’iniziativa
L’evento “Mettiti nei miei panni” si distingue per il suo approccio concreto ed esperienziale, superando la tradizionale sensibilizzazione teorica. I partecipanti verranno guidati attraverso percorsi interattivi appositamente progettati dove potranno sperimentare in prima persona cosa significa vivere con limitazioni funzionali visive e motorie.
Durante queste simulazioni, tutor con disabilità e volontari esperti accompagneranno i visitatori, illustrando non solo le difficoltà quotidiane ma anche le soluzioni tecnologiche accessibili sviluppate per superarle. Questa metodologia di role taking permette di cogliere direttamente le strategie e le risorse che le persone con disabilità mettono in campo ogni giorno, aprendo una finestra su prospettive ed esperienze che spesso rimangono invisibili a chi non le vive personalmente.
Le attività si svolgeranno dalle 9 alle 16, offrendo ampia possibilità di partecipazione all’intera comunità accademica.
Obiettivi e impatto dell’iniziativa
L’evento organizzato dall’Università Cattolica mira a creare una consapevolezza più profonda sulle sfide quotidiane che affrontano le persone con disabilità. Non si tratta solo di sensibilizzare, ma di offrire un’esperienza concreta che permetta di comprendere le difficoltà e le strategie di adattamento utilizzate. Questa modalità diretta consente di scoprire il mondo di risorse e prospettive che spesso rimangono invisibili a chi non vive direttamente queste situazioni.
Come sottolinea Luigi d’Alonzo, delegato del Rettore per l’inclusione e direttore del Centro studi e ricerche sulla disabilità e la marginalità (CeDisMa): “Se desideriamo un mondo migliore, occorre creare un ambiente adatto a tutti, cercando di comprendere le problematiche degli altri”. L’iniziativa, finanziata attraverso il fondo per studenti con disabilità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, rappresenta un concreto passo verso la costruzione di una comunità universitaria e sociale più inclusiva e consapevole.