Milano: in una scuola non saranno previsti i debiti formativi. La motivazione del preside - Studentville

Milano: in una scuola non saranno previsti i debiti formativi. La motivazione del preside

Novità sui debiti formativi per l'Istituto Tecnico Maxwell di Milano. Le parole del preside: "Impossibile recuperare in un mese o due tutte le materie".
Milano: in una scuola non saranno previsti i debiti formativi. La motivazione del preside

Cosa ha comunicato il preside dell’istituto tecnico milanese

Ci sono dei casi in cui moltissime scuole in tutta Italia il mese di agosto si ritrovano aperte per dare agli studenti una possibilità in più per poter studiare in vista degli “esami di riparazione“, ossia il debito formativo. L’eccezione è un istituto tecnico di Milano che a settembre non avrà alcun studente chiamato a riparare nemmeno una materia.

Cosa sono, quindi, i debiti formativi e perché questa scuola non li programmerà?

La decisione del preside dell’Istituto Tecnico Maxwell di Milano

Il quotidiano Il Giorno ha raccolto l’intervista del preside dell’Istituto Tecnico Maxwell di Milano, il quale ha comunicato che la scuola non prevederà gli esami di riparazione.

Ciò non vuol dire che i docenti siano stati troppo magnanimi con gli alunni. La decisione è frutto di una “politica” scolastica diversa dal solito.

Infatti, sia le famiglie, sia gli studenti, sono stati informati con anticipo delle metodologie assunte dai docenti e dall’intero complesso scolastico. Sono già tre anni che alcuni criteri, molto precisi, sono stati approvati dal Consiglio di Classe. Proprio quest’ultimo sarà il “giudice supremo” nella valutazione degli studenti.

All’istituto Maxwell la bocciatura è prevista con oltre due insufficienze, oppure quando la seconda è una insufficienza pregressa dall’anno scolastico precedente.

Le dichiarazioni di Franco Tornaghi

Il preside della scuola, Franco Tornaghi, si è espresso in maniera molto chiara:

Non ha senso dare un giudizio sospeso se si sa già che è praticamente impossibile recuperare in un mese o due tutte le materie, e non funziona neppure dare un debito perché ’così almeno qualcosa studierà’, tenendo in sospeso studente e famiglia”. 

Lo scorso anno, gli alunni costretti al recupero erano soltanto due, ma questo anno nessuno dovrà tornare a scuola prima del tempo.

Inoltre, il preside ha aggiunto un concetto che spiega ulteriormente il senso di questa scelta:

L’anno scorso erano due, entrambi nel liceo delle Scienze Applicate, quest’anno zero ma non è detto che l’anno prossimo replicheremo questi dati. Il giudizio è sospeso se il consiglio di classe ha la ragionevole convinzione che la lacuna può essere davvero recuperata, concentrandosi su di essa alla fine delle lezioni. Altrimenti meglio essere espliciti fin da giugno che dare l’illusione di poter recuperare a settembre”.

Questa novità, che non si trova certo nelle altre scuole, è stata assunta per favorire anche le famiglie degli studenti. In questo modo, sia i ragazzi, sia i loro genitori, potranno pianificare le vacanze senza l’assillo di un esame di riparazione, il cui esito sarebbe incerto fino a pochi giorni prima della ripresa scolastica.

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