Miss Keta: chi è
Performer situazionista, rapper dall’attitudine punk, icona pop e diva definitiva, Miss Keta ha debuttato nel 2013 con “Milano, sushi e coca“. In questi anni ha infiammato i palchi dei maggiori festival e club di tutto il Bel Paese in un tripudio di electro, house, rap, dubstep che sembra generato dal suo stesso corpo, arrivando anche a toccare le capitali europee. Non a caso i suoi concerti sono delle vere e proprie esperienze extrasensoriali, i suoi testi la radiografia di un Paese.
Miss Keta: canzoni
Le prime hit sono “In gabbia (non ci vado)”, “Burqa di Gucci”, “Le ragazze di Porta Venezia”, raccolti successivamente nel disco “L’angelo dall’occhiale da sera: col cuore in gola” (2016). Nell’estate 2017 pubblica per l’etichetta La Tempesta l’EP “Carpaccio ghiacciato” e l’anno successivo esce “Una vita in Capslock“, il suo primo vero album. Dopo aver conquistato Piero Chiambretti che l’ha voluta nell’ultima edizione di Matrix Chiambretti e la partecipazione a StraFactor 2018, ha partecipato come unica donna ospite di Mara Impara – La nuova musica con Mara Maionchi. Nel 2019 al Mediolanum Forum, nello spettacolo di apertura a Cosmo, ha presentato “Main Bitch“, mentre qualche settimana dopo ha rilasciato “Pazzeska” con il featuring di Gué Pequeno: i brani hanno anticipato l’ultimo album dal titolo “Paprika“. Con questo disco la cantante spalanca le porte su una nuova pagina della sua storia, scritta anche attraverso le prestigiose collaborazioni presenti nel lavoro discografico: da Gué Pequeno, featuring del secondo singolo estratto, Pazzeska, al vincitore del Festival Sanremo 2019 Mahmood, da Wayne Santana della Dark Polo Gang a Gemitaiz, Luchè e Quentin40. Fino ad arrivare al remix di una canzone cult come Le ragazze di Porta Venezia con Elodie, Joan Thiele e Priestess.
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Miss Keta: perché nasconde la faccia
Ma perché nasconde la faccia? La sua identità celata è il modo migliore per dire la Verità, perché “non avendo volto, c’è un po’ di M¥SS in ognuno di noi”.