Il sorriso contagioso di Sammy Basso
Sammy Basso aveva un sorriso che irradiava vitalità e gioia di vivere, capace di contagiare chiunque gli stesse intorno. Nonostante la progeria, una malattia che logorava il suo corpo, Sammy ha affrontato ogni giorno con straordinaria intensità e positività, sfidando limiti che avrebbero fermato molti.
La sua inesauribile energia
“Era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro” – ha commentato con affetto Lorenzo Jovanotti, uno dei suoi più cari amici. Persino Papa Francesco, colpito dalla forza d’animo di quel giovane dal fisico fragile ma dall’animo indomito, ne rimase profondamente affascinato. A soli 17 anni, Sammy gli scrisse una lettera, esprimendo la sua ammirazione per la sincerità con cui il Pontefice parlava alla gente. Questo gesto toccò il cuore del Papa, che lo chiamò personalmente e da quel momento tra i due si instaurò un legame speciale.
L’addio improvviso
La vita di Sammy si è spezzata all’improvviso. Durante una cena con la famiglia e alcuni amici a Villa Razzolini Loredan, ad Asolo, un malore lo ha colpito. Nonostante i tentativi di rianimazione dei medici del Suem 118, Sammy non ce l’ha fatta. Nato a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, Sammy conviveva con la sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford, una rara malattia che causa un invecchiamento precoce. A dispetto di questa condizione, Sammy è stato il paziente affetto da progeria più longevo al mondo.
Un’esistenza intensa
La sua breve ma ricca vita è stata scandita da importanti traguardi: studi universitari, ricerche scientifiche, viaggi avventurosi e numerose apparizioni televisive. Partecipò perfino al Festival di Sanremo, invitato da Carlo Conti. Dopo aver conseguito il diploma al liceo, nel 2018 Sammy si laureò in Scienze Naturali all’Università di Padova con una tesi che esplorava l’uso dell’ingegneria genetica per curare la progeria.
Riconoscimenti e impegno accademico
Nel 2019, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferì l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un riconoscimento che premiava il suo impegno e la sua dedizione. Successivamente, Sammy si specializzò in Biologia Molecolare, completando la sua formazione nel 2021 con una tesi che studiava il legame tra la progeria e l’infiammazione.
Tra le esperienze più significative della sua vita vi fu il viaggio lungo la leggendaria Route 66 negli Stati Uniti, che intraprese con entusiasmo. Questo viaggio, seguito dalle telecamere di Sky, divenne poi un documentario trasmesso da National Geographic, che raccontò l’avventura di Sammy e la sua incredibile voglia di scoprire il mondo.
Quando Carlo Conti gli chiese, seduti insieme sulla scalinata dell’Ariston, da dove derivasse la sua incredibile forza, Sammy rispose con la sua consueta serenità e con un sorriso disarmante: “più che forza è positività. La prendo dalla famiglia, dagli amici, da quello che mi sta intorno”. Sammy era profondamente legato ai suoi genitori, Laura e Amerigo: “i miei genitori hanno combattuto le mie battaglie quando non potevo, e mi hanno insegnato a combatterle da solo quando sono stato in grado”. Oltre alla famiglia, anche gli amici e i ricercatori che lo hanno accompagnato nel suo percorso di vita erano diventati per lui una seconda famiglia.
Sammy affrontò sfide immense, tra cui un delicato intervento al cuore nel 2019, il primo al mondo su un paziente affetto da progeria, eseguito all’Ospedale San Camillo di Roma. La scoperta del gene responsabile della sua malattia avvenne nel 2003, quando Sammy aveva solo 8 anni. Due anni dopo, la sua famiglia fondò l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, un’organizzazione unica in Europa, creata per promuovere la ricerca scientifica e diffondere la conoscenza su questa rara malattia genetica.
L’ultima apparizione pubblica
Solo due giorni prima della sua scomparsa, Sammy aveva partecipato a Venezia alla cerimonia del Premio “Paolo Rizzi”. La sua improvvisa morte ha suscitato profondo cordoglio in tutto il paese. La premier Giorgia Meloni ha ricordato il suo “straordinario coraggio”, mentre la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha lodato il contributo di Sammy nel far conoscere la progeria al mondo, facendosi esempio di forza e speranza.
Innumerevoli messaggi di vicinanza sono giunti alla sua famiglia da parte di importanti figure pubbliche, come il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il ministro della Salute Orazio Schillaci, i ministri dell’Istruzione e dell’Università Giuseppe Valditara e Anna Maria Bernini. Anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, la rettrice dell’Università di Padova, e il cantante Jovanotti hanno reso omaggio a Sammy. “Quando veniva ai miei concerti era una festa” – ha detto Jovanotti, ricordando con affetto l’amico.