Si chiamava Marco Innocente, aveva 22 anni ed è morto per una leucemia fulminante, che se l’è portato via davvero troppo presto. Marco è scomparso nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 marzo scorso. Lasciando ai genitori Sabina e Dennis, ed alla sorella Sara, solo un immenso dolore. A qualche mese dalla sua morte l’università che frequentava, l’ateneo di Padova, ha deciso di conferirgli “l’attestato alla memoria per gli studi compiuti”. Già, perché Marco, oltre ad avere tanta voglia di vivere, coltivava il sogno di diventare maestro elementare mosso da una grande passione per gli studi.
L’università gli rilascia l’attestato alla memoria per gli studi compiuti
Il ragazzo viveva a Castelfranco in Veneto, e una volta conseguito il diploma di scuola superiore al liceo classico Giorgione di Castelfranco – e, prima ancora, il diploma presso le medie Sarto – aveva scelto di iscriversi alla facoltà Scienze della Formazione Primaria. All’epoca aveva completato i primi tre anni del corso di Laurea, gliene mancavano solo altri due. Per riconoscere il valore negli studi di Marco, e onorarne la memoria, la Presidente della facoltà Marina de Rossi ha deciso di conferirgli un attestato alla memoria.
”Volevamo dare alla famiglia un segno tangibile della vicinanza del contesto di studio che Marco frequentava, il suo è stato un caso davvero drammatico, una scomparsa improvvisa che ha lasciato un grande vuoto”
Ed ha aggiunto:
”Marco Innocente è stato uno studente davvero motivato, il corso quinquennale che porta all’abilitazione all’insegnamento alla scuola primaria è complesso e richiede capacità organizzativa e determinazione. Marco era molto impegnato e si stava già cimentando nel mondo del lavoro vissuto come una passione”.
Colpito da una leucemia fulminante
Era stata una strana telefonata a mettere in allerta la madre. Ricevuta da quest’ultima una mattina, mentre stava facendo colazione con l’altra figlia in cucina. Marco si trovava ancora a letto, e per chiedere aiuto non ha avuto altra scelta. Il ragazzo aveva iniziato a stare male il giorno prima. Lamentava nausea e qualche linea di febbre. Giunta nella sua camera, la madre l’ha trovato pallido e coperto di macchie. I genitori lo hanno così portato in ospedale, ma a nulla sono valsi i soccorsi, la diagnosi è stata una doccia fredda: una meningite fulminante di origine batterica. Non è trascorso molto tempo dal ricovero alla morte del ragazzo.
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