Una quattordicenne di Guidonia sta vivendo una situazione di forte incertezza a meno di un mese dall’inizio delle lezioni: non ha ancora trovato un posto per lei in nessun liceo di Roma. Dopo un’esperienza negativa al Classico, la ragazza sperava di iscriversi a Scienze Umane, ma la mancanza di posti disponibili in qualsiasi istituto contattato sta causando la disperazione sua e della madre. Ma come è possibile?
Nessun posto al liceo per lei: rischia di rimanere senza scuola
Alla studentessa del liceo Classico è stato negato il cambiamento di indirizzo. Inizialmente iscritta al liceo Orazio di Talenti, nei primi tre mesi ha vissuto un’esperienza quasi traumatica. La madre, intervistata da RomaToday, ha spiegato che il contesto non si adattava alla figlia, e che la stessa aveva avuto dei problemi con un’insegnante. Per questo, dall’inizio di dicembre Simona (questo il nome della mamma) è stata determinata a cercare un cambiamento di indirizzo per la ragazza, che desiderava trasferirsi al corso di Scienze Umane. Purtroppo, le richieste di trasferimento sono state respinte. I rifiuti ricevuti hanno spinto la famiglia a considerare un istituto paritario, nonostante i costi aggiuntivi.
Che si sono tradotti in una retta mensile di 280 euro, un costo di iscrizione di 300 euro e ulteriori 450 euro per l’esame conclusivo: questo l’investimento richiesto per un anno scolastico in una scuola privata. Ma il conto non si ferma qui: per ottenere il certificato di idoneità al secondo anno, sono richiesti altri 100 euro, oltre al costo di una marca da bollo. L’ammontare totale, oltre 2.500 euro, ha gravato sulle finanze della madre della ragazza, che si occupa da sola del sostentamento della figlia. Una bella difficoltà quella di conciliare queste spese con le sue risorse finanziarie limitate.
Nessun liceo ha posto per la studentessa
Ecco perché gli sforzi di Simona non si sono stoppati: nel tentativo di trovare una soluzione, la donna ha contattato oltre dieci istituti tra aprile e maggio, ma finora nessuno ha risposto positivamente. In molti casi, non ha nemmeno ricevuto un riscontro, mentre quando lo ha avuto la risposta è stata costante: “non abbiamo possibilità di accogliere altri iscritti al secondo anno”. Anche il liceo “Vittoria Colonna”, ha declinato la richiesta di iscrizione: una speranza potrebbe venire dall’apertura di una sede succursale, che ha appena ricevuto il via libera, ma non sarà operativa prima della fine del 2023. Nemmeno a Monterotondo, una località limitrofa, ha trovato una soluzione.
Simona ha precisato di aver escluso Ostia, Fiumicino e Ariccia poiché non può pretendere che la figlia si svegli alle 4 del mattino e si imbarchi in un’odissea di autobus e treni solo per raggiungere la scuola. La situazione è critica, e il tempo stringe: siamo ormai a metà agosto, e la domanda resta: dove potrà studiare sua figlia? La criticità della situazione è stata confermata anche da Cristina Costarelli, dirigente del liceo “Newton” e presidente dell’associazione nazionale dei presidi del Lazio. La donna ha dichiarato di affrontare questo problema, da preside, in prima persona.
Il suo liceo è uno Scientifico, altamente richiesto per l’indirizzo Scienze Umane, specialmente in campo economico-sociale. A tal proposito ha ammesso di essere stata costretta a respingere nuove iscrizioni perché le classi ospitano già 30 o 31 studenti, e trovare spazio per chi è già stato bocciato è un altro ostacolo. La situazione è differente per gli indirizzi classici, dove c’è stata una diminuzione delle iscrizioni negli ultimi anni.
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