La decisione dell’Istituto Superiore Scalcerle di Padova di attribuire un premio di 100 euro agli studenti con una media del 9 in pagella, con la consegna prevista durante la cosiddetta “serata delle eccellenze”, è stata oggetto di malcontento e di denuncia da parte della Rete degli Studenti Medi, che ha definito tale dinamica come “tossica e pericolosa”. Probabilmente, lo scopo di un tale riconoscimento risiede nella volontà di rappresentare un incentivo a dare il massimo nello studio e a raggiungere traguardi accademici elevati. Il premio in denaro e l’attestato di merito, quindi, potrebbero fungere da motivazione per gli studenti ad impegnarsi maggiormente nel proprio percorso di studio, incoraggiando la competizione sana e lo sviluppo di una cultura del merito. Ma non tutti sembrano pensarla così.
100 euro a chi ha la media del nove: quanto è giusto?
Questa dinamica potrebbe anche avere effetti negativi. Potrebbe creare una pressione eccessiva sugli studenti mettendo in secondo piano l’apprendimento ed il piacere di studiare per il semplice desiderio di ottenere un premio in denaro. Ciò potrebbe portare di conseguenza ad un ambiente scolastico stressante e competitivo, con gli studenti che cercano di raggiungere punteggi alti a scapito del loro benessere emotivo e della loro salute mentale. Infine, potrebbe favorire una mentalità di competizione sfrenata creando divisioni e tensioni all’interno della comunità studentesca. Gli studenti che non riescono a raggiungere la media richiesta potrebbero sentirsi esclusi o demotivati, mentre quelli che ottengono il premio potrebbero sviluppare un senso di superiorità. Tutto questo potrebbe compromettere il clima scolastico e influenzare negativamente il processo di apprendimento e la formazione di relazioni positive tra i ragazzi.
La posizione della rete degli studenti medi
A prendere posizione riguardo tale iniziativa è stata la Rete degli Studenti Medi, che in un comunicato ha fatto sapere che si tratta di
“Un fatto grave che si inserisce in maniera del tutto scomposta nel quadro a tinte fosche che dipingono da mesi esperti e organi di stampa. Un quadro fatto di angosce da prestazione nei luoghi di istruzione, assenza completa di strumenti di supporto e prevenzione sul benessere psicologico e sempre più spesso studenti che si tolgono la vita letteralmente schiacciati da un sistema che pretende la competizione a tutti i costi e in questo caso al costo di 100 euro con col tuo compagno di banco, nelle scuole come nelle università”.
Secondo la Rete, quindi, l’incentivo economico sarebbe solo “un altro obiettivo per cui avere ansia e valutare uno dei percorsi più importanti nelle vite di ciascuno di noi, la scuola, esclusivamente come una corsa dove chi meno ottiene meno vale.”
La valutazione scolastica è un processo complesso che coinvolge diversi fattori, come la capacità di problem solving, la creatività, l’interesse per la materia e l’impegno nello studio. Concentrarsi solo sulla media in pagella potrebbe portare ad una visione riduttiva del valore dell’educazione e dell’apprendimento.
Leggi anche:
- Piero Angela, la pagella del liceo: 5 in condotta e diverse materie da recuperare
- Chi va male a scuola non gioca, squadra torinese chiede la pagella ai giovani calciatori
- Stop ai voti bassi in pagella: la proposta dell’Alto Adige che fa discutere