E’ una di quelle storie che non vorremmo mai sentire, eppure è successo. Una ragazzina americana di 14anni si è tolta la vita lo scorso 2 febbraio durante la notte mentre era nella sua stanza, dove si era ritirata intorno alle 22:00. Questa volta, però, non bisogna scavare nella sua vita privata per scovare le motivazioni che l’hanno portata a mettere in atto questo gesto estremo.
Il video su TikTok nel quale le sue compagne la picchiano
E’ successo qualcosa che ha spinto la 14enne a decidere di porre fine alla propria vita. Adriana Kuch, così si chiamava, era stata aggredita da alcune ragazze nel suo liceo del New Jersey, ed una clip dell’aggressione era finita su TikTok. Questo episodio l’aveva profondamente turbata, tanto che al padre aveva detto di “non voler essere quella ragazza che viene picchiata in video e presa in giro.”
Non è riuscita a sopportare l’umiliazione di essere stata pubblicamente aggredita. “Riesci a immaginare di camminare per la scuola con la faccia pestata?” aveva chiesto al padre. E così, il giorno dopo, ha fatto la sua scelta. Nel video condiviso sui social si vede la giovane essere presa a calci e a pugni. Le sue compagne le tirano i capelli ed infine la colpiscono in viso con una bottiglietta. Immagini non belle da vedere, ma sicuramente ancora più difficili da sopportare.
Si chiedono provvedimenti nei confronti delle responsabili
Le colpevoli, sulla cui identità c’è la massima discrezione, il giorno dopo l’aggressione sarebbero tornate a scuola come se nulla fosse. Ma il padre non ci sta, e chiede giustizia non solo per la figlia, ma per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che avrebbero potuto tranquillamente (o potrebbero in futuro) essere al posto della 14enne. Ciò che attualmente si sa dei responsabili per via di una dichiarazione rilasciata dal procuratore della contea di Ocean Bradley, è che una o uno di questi sarebbe accusato di aggressione aggravata, due di cospirazione a commettere aggressione aggravata e un quarto di molestie.
Non sono stati resi noti i nomi né altre informazioni per via del fatto che i coinvolti sono minorenni. La morte di Adriana ha riportato al centro dell’attenzione il bullismo scolastico ed ha dato l’input a proteste studentesche fuori dalla scuola che frequentava. La cosa che fa riflettere, è che dopo il suicidio di Adriana, sono venute fuori indiscrezioni circa un’altra accusa di bullismo e aggressione che, nella stessa scuola, sarebbe stata in passato ignorata.
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