Siamo a Firenze. Qui, in una scuola un ragazzo di 15 anni anni ha scatenato – volontariamente o meno – un po’ di panico portando in classe una pistola giocattolo. Alla vista dell’arma il preside ha naturalmente chiamato i carabinieri, che sono subito intervenuti per verificare quanto stesse accadendo. Agli agenti il ragazzo, che è sempre andato bene a scuola, ha risposto: “E’ finta, volevo solo mostrarla ai miei compagni”. Accertati i fatti ed eseguiti i dovuti controlli, l’arma giocattolo é stata riconsegnata allo studente. Nei confronti del ragazzo non sono stati presi provvedimenti.
Porta pistola giocattolo a scuola
Sarebbe quindi in buona fede il ragazzino che, piangendo, ha anche dichiarato ai carabinieri che la pistola era rotta, e che l’avrebbe portata a scuola solo per mostrarla ai suoi compagni di classe.
Buona fede sottolineata anche dal preside, che ha dichiarato:
“Non è successo nulla. Lo studente è venuto a scuola con quello che per lui è soltanto un giocattolo, ignorando di non poterlo portare con sé. Lo aveva infilato nello zaino senza dirlo ai suoi genitori. Ci ha giocato con i compagni di classe, la cosa è stata notata da altri studenti che lo hanno detto a un professore, il quale ha avvisato me. A quel punto ho dovuto attivare la procedura obbligata e chiamare la polizia, perché la finta pistola non aveva il tappino rosso e per non incappare in equivoci è necessario interpellare le forze dell’ordine. Abbiamo chiamato anche il padre del ragazzo. Il 14enne è uno studente modello ed è poco più di un bambino, infatti è scoppiato a piangere quando ha capito di aver fatto una cosa sbagliata. Ora sa, così come i suoi compagni, che non è consentito”.
Tutto è bene, quindi, quel che finisce bene.
Nessun provvedimento preso nei suoi confronti
Il ragazzino avrà imparato la lezione e si sarà reso conto della portata di quello che per lui era solo un gioco. Difatti, dopo i controlli la finta pistola è stata riconsegnata al padre dello studente, e nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti. Non è il primo caso, sempre nella provincia di Firenze, che vede comparire una pistola giocattolo a scuola. L’ultima, però, il proprietario della stessa l’aveva, seppur scherzosamente, puntata contro il professore “responsabile” di avergli messo troppe note. Episodio ripreso e messo in rete dai compagni di classe, che il docente aveva successivamente querelato.
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