Di storie simili ce ne sono a bizzeffe, e forse sono proprio queste a infondere fiducia in chi, oggi, non eccelle a scuola. Che sia possibile prendere brutti voti ma avere successo in futuro? Magari proprio in una di quelle materie nelle quali non si è spiccato da studenti? Questo è quanto è accaduto a Dino Buzzati, del quale sono state ritrovate, presso il liceo Parini di Milano che ha frequentato da ragazzo, le pagelle. Da queste è emerso un dato sorprendente. Il genio della letteratura ha preso un misero 6 all’esame di maturità in italiano.
Chi è Dino Buzzati
Nato il 16 ottobre 1906 a San Pellegrino di Belluno, morto il 28 gennaio 1972 (all’età di 65 anni per un tumore al pancreas), per chi non lo conoscesse a dovere, Dino Buzzati è stato un romanziere, scrittore di racconti, pittore e poeta italiano. E’ molto conosciuto anche per il fatto di essere stato un giornalista del Corriere della Sera. Attirato fin da subito dal giornalismo entra infatti come praticante nella redazione del giornale ancor prima di concludere gli studi in legge.
A livello mondiale deve la sua fama al romanzo “Il deserto dei tartari“, libro conosciutissimo in quanto grande opera della letteratura italiana che racconta la storia di un avamposto militare che attende un’invasione tartara. Buzzati iniziò a scrivere narrativa nel 1933. A questa categoria appartengono cinque romanzi, degli spettacoli teatrali e radiofonici, e diversi libri di racconti e poesie.
Il 6 in italiano nella pagella di Dino Buzzati
Ebbene sì, uno dei più grandi esponenti della letteratura italiana ha preso appena una sufficienza agli esami di maturità in italiano. Eppure, come lo stesso scrittore ha dichiarato nel corso della sua vita, ha sempre nutrito un grande rispetto del principio d’autorità fin da piccolo. Non ha mai marinato la scuola, né ci è andato senza aver fatto i compiti. Eppure, nonostante andasse bene a scuola, non è mai stato il primo della classe. Un bravo studente ma non quello che noi oggi definiremmo secchione. Insomma, non dedicava la sua vita interamente allo studio ma, come molti suoi coetanei, amava fare gare in bici intorno al Castello Sforzesco, nutriva una grande passione per la montagna e non disdegnava le ragazze. Eppure, quel 6 in italiano, se pensiamo a come abbia preso rispettivamente sette e otto in greco e latino, non può che fare sorridere.
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