La Provincia di Novara ha deciso di combattere il bullismo nelle scuole superiori attraverso un progetto finanziato dall’amministrazione. L’idea è stata proposta dalla consigliera delegata alle pari opportunità e alle politiche giovanili dell’ente, Annaclara Iodice, membro di Fratelli d’Italia. Il progetto prevede l’insegnamento di tecniche di autodifesa come il Krav Maga, un’arte marziale sviluppata dai servizi segreti israeliani. L’obiettivo è quello di fornire agli studenti le capacità e le conoscenze necessarie per affrontare situazioni di prepotenza e dominanza da parte dei coetanei attraverso l’autodifesa.
Cos’è il Krav Maga
Se ad aderire per primo all’iniziativa è stato il Liceo Salesiani di Novara, le altre scuole ne stanno valutando la possibilità dimostrando un certo interesse a riguardo. Il Krav Maga è un sistema di autodifesa e combattimento sviluppato negli anni ’50 combinando le tecniche e la filosofia più efficaci di diverse arti marziali e l’addestramento al combattimento. In origine è stato insegnato all’esercito israeliano, successivamente è stato proposto ai civili a partire dalla fine degli anni ’70.
Interessante è un aspetto della filosofia che presuppone il Krav Maga, ovvero che il modo migliore per vincere un combattimento sia quello di non partecipare a un combattimento. Ovvero di fare in modo di evitarlo cercando di ridurre i conflitti. Tuttavia, quando il conflitto risulta inevitabile, il Krav Maga fornisce tutti gli strumenti utili per neutralizzare le minaccie mantenendo la calma anche in situazioni di profonda pressione.
Arte marziale a scuola per combattere il bullismo
La reazione alla proposta da parte dei consiglieri provinciali di minoranza di centrosinistra non è stata del tutto favorevole. Gli stessi hanno infatti presentato un’interrogazione incentrata sulla sua opportunità. Più che ricorrere all’insegnamento di un’arte marziale così violenta a scuola per combattere il bullismo, ritengono infatti che sarebbe più efficace destinare fondi a progetti preventivi per promuovere un clima culturale, sociale ed emotivo sano e condannare ogni forma di violenza e aggressività.
Utile potrebbe essere un approccio multifattoriale e la cooperazione tra scuole, istituzioni e comunità. Con la giusta combinazione di educazione, prevenzione e supporto, dovrebbe essere possibile ridurre l’incidenza del bullismo negli istituti scolastici e creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti gli studenti. La questione, tuttavia, verrà discussa nell’ambito della prossima seduta del consiglio provinciale.
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