Lui si chiama Tommaso Zotti, ha 14 anni e vive a Campo San Martino (Padova). Un ragazzino come un altro, penserete voi, ma da venerdì scorso qualcosa lo differenzia dai suoi coetanei. Gli è stato infatti conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’attestato d’onore di «Alfiere della Repubblica». In cosa consiste questo riconoscimento, e cosa ha fatto Tommaso per meritarselo?
Cosa significa essere Alfiere della Repubblica
Il titolo di Alfiere della Repubblica è stato istituito oramai nel 2010 dalla Presidenza della Repubblica. Il suo scopo è quello di “premiare quei giovani minorenni che, per comportamento o attitudini, rappresentano un modello di buon cittadino”. Per averne diritto, i ragazzi devono essersi distinti nello studio, o in attività di natura scientifica, artistica, sportiva e culturale in genere. O anche nel campo del volontariato. Oppure, come nel caso di Tommaso, devono aver “compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà”.
Per proporre una candidatura cittadini, associazioni, enti e Istituzioni possono contattare la Presidenza della Repubblica attraverso la compilazione di un modulo da inviare, salvato in PDF, come come allegato alla casella email [email protected].
La prontezza di Tommaso, Alfiere della Repubblica
Ebbene, Tommaso – così come si legge sul sito del Quirinale – ha ricevuto tale riconoscimento per via della «prontezza con cui ha affrontato una situazione di emergenza, provocata dal malore del conducente di uno scuolabus. Grazie al suo intervento, tutti gli occupanti del mezzo sono riusciti a mettersi in salvo». L’episodio si è svolto l’11 dicembre 2021. Mentre era sullo scuolabus di ritorno a casa, l’autista del mezzo ha accusato un malore. Ha solamente avuto la possibilità di accostarsi prima di perdere conoscenza.
Il ragazzino ha quindi preso in mano la situazione. Mantenendo calma e sangue freddo si è occupato di chiedere aiuto mettendo al sicuro gli altri passeggeri. E’ riuscito ad aprire le portiere dello scuolabus ed ha fatto scendere in sicurezza tutti gli occupanti del mezzo (tutti minori). Ha quindi avvisato una famiglia che abitava sul posto facendo scattare l’allarme e salvando di fatto sia i suoi compagni che l’autista, che ha potuto così ricevere le cure del caso. Questo suo gesto gli è valso sul momento la gratitudine e l’ammirazione di tutti, specie delle famiglie degli altri bambini e dell’autista. A distanza di un anno, ecco l’attribuzione di un riconoscimento prestigioso come questo.
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