Bambino piange per i compiti: cos’è successo
Da tempo c’è chi propone di diminuire i compiti per gli studenti o addirittura di togliere del tutto quelli delle vacanze. Questa volta ha fatto molto scalpore il video pubblicato da Emma Guiducci su TikTok, una mamma che si sfoga contro i docenti del figlio, accusandoli di sovraccaricarlo di compiti e quindi di impedirgli di godersi il tempo libero. “Questa è la collaborazione scuola-famiglia? Non si può fare niente. Non mi interessa se avete 20 alunni, ve la dovete vedere voi. Io chiedo a questi maestri se è normale che mio figlio si svegli alle 6 e mezza del mattino e si ritrovi il pomeriggio con tre-quattro compiti da dove fare, senza poter fare sport o altro”, si lamenta nel video.
Bambino piange per i compiti: la polemica
Queste immagini hanno generato molti commenti tra chi è d’accordo e chi no, sopratutto perché la signora in questione usa dei toni che non sono piaciuti agli utenti. “Spesso chi critica in fondo sta criticando se stesso. Distorce il messaggio che stai cercando di fare passare, è un cane che si morde la coda. Lì divento altezzosa e classista e li guardo dall’alto in basso come guardi la pattumiera“, ha replicato la donna.
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“Non assegnate compiti per le vacanze”, la sorprendente circolare di una preside
Da tempo si dibatte circa il fatto che i compiti delle vacanze siano o meno opportuni. C’è chi pensa che non ci sia bisogno di assegnarli in quanto verrebbe meno il diritto, da parte degli alunni, di riposarsi e godere del tempo libero. C’è chi invece pensa che siano necessari, le vacanze sono lunghe e si correrebbe il rischio che i ragazzi perdano il ritmo. Probabilmente non si arriverà mai ad un accordo, tuttavia è interessante è la circolare emessa da una dirigente scolastica calabrese qualche mese fa: “Premesso che nessuna norma impone di dare i “compiti a casa” e che il Ministero più volte ha raccomandato di ridurli e non assegnarli nel fine settimana e durante le vacanze (finanche nella scuola secondaria di secondo grado), la sottoscritta Dirigente Scolastica concorda sul fatto che sia opportuno regolamentare lo studio domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno“.