Noiose lezioni presso la scuola guida durante le quali si inizia a familiarizzare con termini quali precedenza, iniezioni, motore; foglio rosa, grazie al quale si può iniziare a guidare su strada, rigorosamente accompagnati da chi la patente ce l’ha già; test teorico e pratico. Questo è l’iter che ci porta a “prendere la patente”. Per alcuni è una passeggiata, perché magari hanno più dimestichezza con lo studio della teoria o con la guida stessa. Per altri, invece, è una sorta di scoglio insormontabile. Ma alla fine, in qualche modo, ce la si fa e si può finalmente festeggiare il grande evento, quello di avere la propria patente di guida in mano e di poter iniziare a scorrazzare per le strade della propria città. Ma non sempre va come ci si aspetterebbe…
18enne bocciato all’esame per la patente, la reazione del padre
Ed è così che anche il comunissimo lavoro di tecnico della Motorizzazione civile può diventare pericoloso. Due di questi sono stati aggrediti a Catania durante lo svolgimento degli esami pratici di guida dal genitore di un diciottenne che era stato bocciato. Insieme a quest’ultimo. Può accadere di sentirsi delusi per non aver superato l’esame, magari anche essere scoraggiati per il fatto di dover ripetere l’esame, ma da qui a dare un pugno in faccia all’esaminatore ce ne passa. E’ un evento da condannare, tanto che ad intervenire è stata anche l’Ugl etnea, ovvero l’Unione Territoriale del Lavoro di Catania, che ha chiesto “più tutela per i lavoratori”.
Bocciato all’esame di guida, l’aggressione
Il padre del 18enne respinto ha colpito con un pugno in pieno volto un esaminatore. Questo è subito caduto a terra, ma a rincarare la dose è stato il figlio, che ha deciso di spalleggiare il padre e che ha iniziato a percuotere con dei caschi la vittima ed il collega, avvicinatosi nel frattempo per prestare soccorso al malcapitato. Non è passato molto prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, che sono intervenute per sedare la lite e per riportare l’ordine. Oltre che, naturalmente, per verificare le responsabilità e prendere i dovuti provvedimenti. Sul posto è arrivato anche il personale del 118.
Interessante, a tal proposito, è stato l’intervento del giornalista Sebastiano Messina su La Repubblica, il quale ha scritto, in uno stralcio del suo articolo, che “ci sono tanti, troppi italiani che ormai considerano la promozione a qualunque esame un diritto sacro e intangibile e la bocciatura un’onta da lavare con il sangue. Ognuno è convinto che tutto gli sia dovuto…”. E non possiamo fare a meno di pensare che sia esattamente così, a scuola così come, a questo punto, sulla strada.
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