Caro bollette: chiusa scuola anche il sabato?
Il caro bollette è un problema che sta preoccupando davvero tutti: le cifre che stanno arrivando a privati e aziende hanno dell’incredibile. Così in Veneto le scuole stanno pensando alla settimana corta per risparmiare sui consumi di gas ed energia elettrica. La proposta, come riposta il Corriere del Veneto, è stata lanciata dal vicepresidente della Provincia di Verona con delega a Istruzione ed Edilizia scolastica David Di Michele. Tutto questo perché rispetto ai 4,8 milioni di euro spesi lo scorso anno, per l’anno scolastico 2021/2022 si potrebbe arrivare a oltre il doppio. “Sono cifre importanti e difficili se non impossibili da sostenere per un ente come il nostro – ha commentato Di Michele – la settimana corta ci permetterebbe di ammortizzare costi importanti“.
Caro bollette: chiusa scuola anche il sabato? Le proteste
In realtà questa richiesta di chiudere la scuola il sabato per risparmiare su gas ed energia non sembra essere molto apprezzata, nonostante già molti licei abbiano la settimana corta e quindi questa novità riguarderebbe solo 150 istituti veneti. La speranza è che qualcuno intervenga a livello governativo per risolvere questo problema: “Non è competenza del presidente della Provincia dire come la scuola si deve e deve formare – ha dichiarato Stefano Marcon, presidente dell’ente a Treviso e sindaco del Comune di Castelfranco Veneto, oltre che vicepresidente vicario di Upi nazionale – ridurre servizi o cambiarli per risparmiare soldi non è una buona idea. Io credo che qualcuno debba intervenire a livello governativo per risolvere questa problematica che obiettivamente c’è e riguarderà tutti gli enti locali“.
Caro bollette: chiusa scuola anche il sabato? Le preoccupazioni
In realtà i presidi delle scuole in questione sono preoccupati per il poco tempo a disposizione per riorganizzare tutto il piano di lezioni già concordato: “È molto tardi, l’organizzazione è già avviata e nel nostro caso le materie di studio hanno bisogno di tempi di apprendimento distesi – ha detto Roberto Fattore preside del Liceo classico Maffei di Verona – l’orario prevede da 27 a 33 ore. I corsi con 33 ore dovrebbero comprimere moltissimo apprendimenti fondamentali e complicati. Non voglio sottrarmi alla provocazione dell’attualità, ma è una cosa che va affrontata con un tempo di preparazione più lungo“. Inoltre secondo il partito democratico i ragazzi hanno già sofferto abbastanza per le conseguenze del Covid dal punto di vista degli apprendimenti, quindi stare a casa un giorno in più potrebbe causare ulteriori difficoltà: “La scuola, questa volta, deve essere messa al primo posto e non può essere sacrificata sull’altare dell’ennesima, seppur drammatica, emergenza“, hanno fatto sapere Irene Manzi e i deputati veronesi, Alessia Rotta e Diego Zardini.