In occasione della notizia del divieto, presso il liceo bolognese Malpighi, dell’utilizzo degli smartphone a scuola, si torna a parlare dei telefonini in classe. C’è chi è contro e chi è a favore, ma quello che resta certo, è che sono presidi ed insegnanti a decidere in merito, istituto per istituto, sulla facoltà di ricorrervi o meno in aula. E qualora dovessero decidere che, ai fini dell’apprendimento siano utili, la domanda che sorge spontanea non può che essere: “perché portarli, allora?”
Fedeli: a scuola solo dispositivi per la didattica
Per l’occasione è tornata a parlarne anche Valeria Fedeli, ex ministra dell’Istruzione, che ha dichiarato in merito:
“Sono i docenti, insieme ai dirigenti scolastici a decidere quali siano gli strumenti più adatti all’insegnamento, all’apprendimento e se si ritiene che i cellulari personali non sono tra questi credo sia giusto che rimangano fuori dalla classe“.
L’ex ministra ha approfittato anche per chiarire una propria dichiarazione rilasciata nel 2017, quando aveva detto che uno smartphone in mano ad un ragazzino, guidato da un insegnante preparato o da genitori consapevoli, poteva essere considerato come uno strumento che facilita l’apprendimento tramite uno dei media più familiari per i giovani, ovvero internet.
Oggi ha tenuto a ribadire che
“Quando io a suo tempo avevo affrontato il tema avevo specificato che si potevano utilizzare dei dispositivi, dei device, computer o altro, solo se venivano utilizzati esclusivamente per l’apprendimento. I cellulari personali è giusto che non vengano utilizzati in classe. E mi sembra anche molto corretto che anche ai docenti non venga permesso di portare in classe i cellulari personali, ritengo che il contrario sarebbe improprio“.
Cellulari a scuola: pro e contro
Checché se ne dica questo è uno di quegli argomenti che non può che continuare a dividere. Consentirne o meno l’uso in classe è diventata ormai una questione di dibattito pubblico. E’ obiettivo considerare come, in realtà, ad essi siano legati sia vantaggi che svantaggi. Quali sono?
Tra i pro, gli smartphone consentono di apprendere tramite le applicazioni per la didattica, la navigazione web, i video tutorial e la possibilità di partecipare a test e quiz utili per esercitarsi. Anche solo la loro funzione di registrazione vocale può essere utile agli studenti che desiderano registrare la lezione in modo da riascoltarla a casa.
Di contro, incoraggiano le fake news ed il cyberbullismo, non fanno altro che creare dipendenza e minano la socializzazione tra i giovani. Favoriscono l’individualismo e la solitudine e naturalmente distraggono durante le lezioni e lo studio.
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