“Alcuni errori sono stati compiuti perché chi ha redatto questi test non aveva la più pallida idea di ciò che stava facendo”. Sono queste le forti dichiarazioni di Massimo Arcangeli, docente di Linguistica all’Università degli Studi di Cagliari. Da mesi, il professore si è impegnato a raccogliere le molte segnalazioni di coloro che hanno sostenuto la prova concorsuale per diventare docenti. E a quanto pare “su cento quesiti del concorso ordinario per docenti 40 sono sbagliati”. Numeri che fanno pensare. Massimo Arcangeli ha già preparato un dossier di quattrocento pagine da mandare al Ministero dell’Istruzione per spiegare i vari errori individuati.
Il professore di Linguistica, inoltre, non ha mancato di condividere alcuni di questi errori attraverso il suo profilo Facebook. Vediamone qualcuno insieme.
Gli errori
“Qual è la configurazione elettronica del fluoro (F)?”. Una domanda fa che venire subito il sorriso, perché non siamo nemmeno di fronte a un errore grammaticale, ma a un vero e proprio errore di senso.
Oppure: “Nell’ambito della termologia il calore si può propagare per convenzione […]”. Convezione? Forse conduzione!
Poi il congiuntivo, come può mancare tra gli errori segnalati da un linguista il famigerato congiuntivo? “[…] Che il compressore immetti aria nella rotaia”.
Altro grande classico sono le variazioni sui nomi: Van Cleef&Arpels diventa Van Clef&Arpels, George Seurat George Seruat.
In altri casi si lascia poi largo spazio alla fantasia, tra figure geometriche che non esistono, come il “parallelogramma esagonale”, e quesiti senza risposte corrette, come quello su Howard Gardner, il quale si sarebbe addirittura rivolto al Ministero per chiedere le dovute correzioni.
Errori così ingenui non posso derivare soltanto dalla fretta o dalla distrazione. Il problema è che probabilmente, come afferma lo stesso Massimo Arcangeli, chi si è occupato di redigere le domande non aveva la più pallida idea di quello che stava facendo. In ogni caso, nonostante le ricerche compiute dallo stesso professore di Linguistica, non è stato ancora possibile risalare ai nomi dei responsabili.
Nel frattempo, nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione ha interrotto il suo silenzio ammettendo gli errori presenti nei test del concorso: “Con riferimento agli appelli e alle notizie sui quesiti delle prove scritte dell’ultimo concorso ordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado, il Ministero dell’Istruzione fa sapere che tutte le segnalazioni pervenute sono controllate dalla Commissione nazionale del concorso e dai 131 gruppi di lavoro di disciplinaristi, dedicati alle singole classi di concorso. Nei casi in cui sono riscontrati errori, le domande vengono annullate e i punteggi dei candidati rivisti”.
Il professore di Linguistica ha preso particolarmente a cuore la questione e non si fermerà a denunciare gli errori sui suoi profili social. Il suo obiettivo è un altro, di tutt’altra specie. Il linguista si prepara a lanciare una petizione per chiedere le dimissioni del ministro Patrizio Bianchi.
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