Ragazze che protestano per il clima davanti alla scuola: la denuncia
Ormai Greta Thunberg è un vero e proprio esempio per tanti adolescenti. E così due diciassettenni hanno deciso di seguire le sue orme, protestando davanti alla loro scuola per il clima. Ovviamente delle manifestazioni pacifiche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione climatica, tuttavia sono state portate in Questura e denunciate. È successo il 19 settembre a Voghera (nel Pavese), fuori da un liceo classico: alcune ragazze pubblicizzavano lo sciopero generale per il clima in programma il 23 settembre e avanzavano delle richieste per l’efficientamento energetico dell’edificio scolastico.
Ragazze che protestano per il clima davanti alla scuola: il caso
“Dalle 7:30 le studentesse hanno iniziato il loro sciopero davanti all’ingresso della scuola. In seguito sono arrivate le forze dell’ordine a identificare le due manifestanti e altre tre persone che si trovavano lì unicamente per supportare il loro gesto – riporta pagina Facebook di Fridays for Future Voghera – Dopo le molte segnalazioni ricevute, le forze dell’ordine hanno deciso di portare in questura le cinque persone, tre delle quali (nonostante solo due fossero le promotrici dello sciopero) hanno ricevuto una contestazione per manifestazione non preavvisata“. Alle minorenni è stata contestata la violazione dell’articolo 18 del Tulps (Testo unico delle leggi per la sicurezza con disposizioni relative all’ordine pubblico e all’incolumità pubblica in caso di riunioni pubbliche e assembramenti in luoghi pubblici), secondo cui “i promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore che […] può impedire che la riunione abbia luogo”.
Ragazze che protestano per il clima davanti alla scuola: cosa dice la Preside
Secondo le ragazze denunciate è tutto assurdo, tuttavia la preside ci ha tenuto a rispondere con queste parole: “Non accetto che il nostro istituto passi per essere una realtà che non concede spazio al dibattito e non è interessata alla questione ambientale, perché la realtà è ben diversa. Le assemblee d’istituto si tengono con regolarità e non si sono interrotte neppure durante il lockdown, grazie a un’apposita piattaforma. E il tema dei cambiamenti climatici è molto caro alla scuola, tant’è vero che i rappresentanti d’istituto organizzano manifestazioni e incontri ad hoc già dal 2018“. Lei stessa conferma che c’è un problema per quanto riguarda il riscaldamento, ma che si tratta di una problematica comune a tutti gli istituti di vecchia data. Allo stesso tempo specifica che non è stata la scuola a chiamare le forze dell’ordine, quindi a far partire la segnalazione nei confronti delle studentesse.