Quante volte ci è successo, a scuola, che la prof o il prof di turno fosse assente e che avessimo un’ora di supplenza con un altro docente? Durante questa ora si faceva un po’ di tutto, da una lezione alternativa a quattro chiacchiere, magari sull’attualità. C’è chi ne approfittava per studiare una materia che aveva bisogno di recuperare e chi proponeva la visione di un documentario, magari che andasse ad integrare le nozioni apprese riguardo uno specifico argomento. Perfino un film. Forse non horror, come invece è successo in una scuola media di Cremona dove la visione dello stesso ha provocato un grande scalpore. Perché? E cosa è successo in classe?
Film horror in una scuola media di Cremona
Per capire meglio la questione partiamo da un titolo: Terrifier. Terrifier è un film horror del 2016 incentrato sulla figura di Art the Clown, un pagliaccio assassino. Ebbene, molti fan dell’horror lo ricordano per essere piuttosto cruento e difatti le reazioni che ha provocato negli studenti sono state veramente forti. Tanto da sentirsi male, perfino svenire. Probabilmente chi lo ha proposto non conosceva la trama, o deve avere sottovalutato gli effetti che alcune scene avrebbero potuto avere. Già al momento della sua uscita, infatti, aveva provocato reazioni di choc tra gli spettatori. E così è successo nella terza media. Qualcuno si è rifiutato di guardarlo coprendosi gli occhi. Anche se la sua visione è stata poi interrotta.
Ma c’è di più: il film, in realtà, era sconsigliato ad un pubblico di età minore di 18 anni. Tra le scene presenti nella pellicola non a caso ci sono canonici fiumi di sangue, ma anche corpi dilaniati e occhi cavati, giusto per rendere l’idea. La visione di tali scene ha suscitato shock nei ragazzini, alcuni dei quali sono tornati a casa sconvolti. Suscitando la preoccupazione prima, e la rabbia poi, dei loro genitori.
La rabbia dei genitori
I quali hanno scritto una lettera indirizzata al dirigente scolastico per lamentare l’eccesso di leggerezza nella scelta di un film inappropriato per dei ragazzini. Senza neanche informarsi prima, ma lasciando scegliere agli studenti il film da vedere. Al momento il preside non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, ma ha assicurato che “l’amministrazione scolastica ha agito nelle modalità previste”. Avrebbe però fatto da intermediario per un incontro tra il docente che aveva fatto da supplente in quell’ora e i genitori degli studenti della classe.
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