Essere gemelli regala sensazioni difficilmente comprensibili a chi sia figlio unico o a chi abbia fratelli o sorelle più grandi o più piccoli/e. È la sensazione di non essere mai completamente soli, di avere qualcuno costantemente dalla propria parte. E’ come se ci si completasse a vicenda. Chissà se la pensano allo stesso modo Alberto e Davide Rossi, i due gemelli (per l’appunto), che si sono appena laureati alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università Bicocca di Milano. A soli 25 anni, hanno conseguito il massimo dei voti: 110 e lode per tutti e due, anche se a distanza di 24 ore.
Davide e Alberto, gemelli, si laureano in Medicina
Davide e Alberto sono originari di Bergamo e “figli d’arte”: entrambi i genitori sono medici. Sia il padre che la madre esercitano la professione medica presso l’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo. Non c’è da stupirsi, quindi, che una tale passione li abbia spinti non solo ad intraprendere il duro percorso degli studi in medicina, ma anche a raggiungere un così tanto gratificante traguardo. Che, ovviamente, non è che il preludio ad un nuovo inizio, quello che li vedrà diventare gastroenterologo l’uno e neurologo l’altro. O, almeno, questo è quello che lascia presupporre l’argomento delle loro tesi. Gastroenterologia per Davide, intitolata “A quantitative MRCP-derived score for medium-term outcome prediction in primary sclerosing Cholangitis” e Neurologia per Alberto, dal titolo “Trattamenti di rivascolarizzazione in acuto nei pazienti affetti da ictus ischemico. Esperienza dell’ospedale San Gerardo di Monza e confronto con i dati della letteratura”. La prossima sfida è il concorso nazionale per la specializzazione.
Prossimo step? Concorso nazionale
I due fratelli hanno discusso la tesi a distanza di ventiquattro ore uno dall’altro. Se il colore della stessa è stato il classico bordeaux, non si sono vestiti allo stesso modo: hanno però indossato due completi simili. In questo momento staranno già occupandosi di sbrigare le pratiche per l’iscrizione all’Ordine. Il tempo stringe. Al 26 luglio, data del concorso nazionale per la specialità, manca veramente poco. Ma se pensate che i due abbiano frequentato sempre insieme la scuola non è esattamente così: le elementari in due sezioni diverse, le medie insieme e poi il liceo scientifico dapprima insieme, separati dal secondo anno in poi. Questo non li ha divisi però. Come ha dichiarato Alberto:
«La scelta del test di Medicina l’abbiamo presa all’ultimo, subito dopo la maturità. Ci siamo preparati durante l’estate e poi è andata bene e siamo riusciti ad entrare entrambi alla Bicocca. Certo l’idea di studiare altri sei anni, dopo cinque anni di liceo piuttosto tosti e pesanti non è che mi facesse impazzire, ma la prospettiva di fare il medico, un lavoro che mi piace e per cui mi sento portato, ha prevalso».
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