Essere bocciati è l’incubo di molti, specie di quelli che non si applicano particolarmente nello studio, diciamoci la verità. Ma cosa succederebbe se, ad un tratto, tale eventualità non fosse più prevista? No, non vi gasate subito, o almeno non ancora. Si tratta semplicemente di una proposta, quella avanzata da Giorgia Meloni che, nel programma di Fratelli d’Italia ha inserito la proposta di eliminare le bocciature a scuola. A quanto pare non sono molti, però, ad essere d’accordo con lei. Ad iniziare dalla Lega che, tramite il sottosegretario all’Istruzione Sasso, si è detta profondamente contraria.
Giorgia Meloni vuole eliminare le bocciature
Di tale proposta si è parlato, nei giorni scorsi, durante la convention “Italia, Energia da liberare”, nell’ambito della quale è stato presentato il programma di Fratelli d’Italia, partito al quale la Meloni fa capo. Tale proposta sarebbe ispirata al sistema dei livelli utilizzato nel Regno Unito. Sistema nel quale, alla fine di ogni anno scolastico avviene la valutazione del preciso livello di conoscenza raggiunto da ogni studente. La proposta è inserita nel capitolo ‘Libertà di emergere’ del programma di Fdi. In particolare, sotto il sottotitolo “La scuola progressista ha ampliato le diseguaglianze e tradito l’articolo 34 della Costituzione sui ‘capaci e meritevoli’”, si legge:
“Un cambiamento rivoluzionario sarebbe il passaggio dal sistema delle bocciature a quello dei livelli: non ti boccio mai, ma – anziché certificare il falso, come oggi troppo sovente avviene – alla fine della scuola secondaria superiore certifico in modo accurato e fedele il livello di conoscenze che hai effettivamente raggiunto. Al termine dell’ultimo anno non ti rilascio un diploma, ma una scheda che dettaglia, materia per materia, il livello che sei stato in grado di raggiungere. E accompagno questa rivoluzione con una applicazione letterale dell’articolo 34 della Costituzione: borse di studio generose per tutti i “capaci e meritevoli”, fino ai “più alti gradi degli studi”, ossia laurea magistrale e dottorato di ricerca”.
La lega è contraria ad eliminare le bocciature
La Lega, come abbiamo anticipato in apertura, è contraria in quanto ritiene che il mondo dell’istruzione debba garantire a tutti gli studenti pari condizioni di partenza. Lo stesso Sasso ha equiparato tale sistema dei livelli nella scuola al reddito di cittadinanza tra i lavoratori: entrambi predisporrebbero ad una sorta di disimpegno. E ha motivato la sua posizione sottolineando il fatto che una bocciatura non debba essere vissuta come un trauma da parte degli studenti. Piuttosto come una possibilità, che viene loro data, per recuperare e colmare le lacune nella preparazione che, per qualsivoglia motivo, non ne abbiano permesso la promozione.
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