Doveva essere una tranquilla domenica di votazioni quella del 25 settembre scorso, a Mondragone. E invece si è trasformata in una tragedia. Un giovane ragazzo di origini bulgare si è tolto la vita nella scuola media “Leonardo Da Vinci-Michelangelo Buonarroti”, sita in via Como e seggio elettorale del comune in provincia di Caserta. Il gesto intorno alle ore 13, mentre erano in corso le votazioni per le elezioni politiche.
Giovane ragazzo si è suicidato a scuola
Dalle prime ricostruzioni dei fatti, il giovane avrebbe dapprima tentato di suicidarsi impiccandosi ad una tettoia. Da questa sarebbe però caduto in quanto non abbastanza robusta da reggerne il peso. Sarebbe quindi precipitato al suolo perdendo immediatamente la vita. E qui è stato trovato, nel cortile della scuola. Esanime. Ancora ignare le cause del gesto estremo. Sembra, tuttavia, che non sia stata disposta l’autopsia del corpo.
Non appena accortisi di quanto stesse accadendo, i presenti hanno chiamato i soccorsi. Ma nulla hanno potuto fare in merito: i sanitari del 118 ne hanno semplicemente constatato la morte. Al personale medico sono seguiti sia i carabinieri di Mondragone che gli agenti della Polizia Municipale e gli uomini della Digos. Questi ultimi si sono occupati di procedere ai rilievi e di effettuare una prima ricostruzione dei fatti. Sentendo anche i presenti.
Sospese le operazioni di voto
Alla scoperta di quanto era appena accaduto, le elezioni sono state sospese: parecchio lo sgomento che si è diffuso nel seggio elettorale. Non solo tra i componenti del seggio allestito in occasione delle elezioni politiche che hanno chiamato i cittadini di tutta la Penisola al voto, ma anche tra chi vi si era recato per assolvere il proprio compito.
Così il sindaco di Mondragone Francesco Lavanga, eletto lo scorso giugno, ha commentato quanto avvenuto:
“Oggi è un giorno di profonda tristezza per la nostra comunità per la morte del giovane ragazzo di nazionalità bulgara nel cortile della scuola media Michelangelo Buonarroti. La mia solidarietà e vicinanza profonda ai familiari della vittima. Al cospetto di una morte non ci sono mai le parole giuste, occorre solo far silenzio e provare a mettersi in discussione poiché ognuno ha il dovere di fare e dare sempre di più”.
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