Che il bullismo rappresenti un problema serio nelle scuole italiane, è risaputo. Ma è stato recentemente confermato – semmai ce ne fosse bisogno – dai dati della piattaforma Elisa, uno strumento del Ministero dell’Istruzione che si occupa di monitorare i numeri relativi, appunto, ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle scuole Italiane. Secondo quanto emerso, più di uno studente adolescente su cinque ne è vittima, mentre quasi uno su cinque prende attivamente parte ad episodi di bullismo. Inoltre, corridoi, cortili, bagni e aule sono i luoghi dove si verificano più frequentemente tali episodi di discriminazione e violenza. Il tragitto casa-scuola è anch’esso ritenuto ad alto rischio, con una percentuale che si aggira intorno al 43%.
1 studente su 5 è vittima di bullismo in Italia
Sempre in base all’analisi dei dati raccolti, è interessante notare come il bullismo sia principalmente perpetrato da un gruppo di studenti verso un singolo, e come sia principalmente di natura psicologica, con commenti su problematiche fisiche, provenienza d’origine e orientamento sessuale. Inoltre, come evidenziato dalla ricerca di Youth for Love 2, le ragazze hanno maggiori probabilità di subire bullismo psicologico, cyberbullismo e molestie sessuali; mentre i ragazzi spesso subiscono più frequentemente punizioni corporali. Gli studenti Lgbt sono particolarmente a rischio di violenza.
Tuttavia, tale fenomeno è complesso e multifattoriale, influenzato com’è da diversi elementi come l’orientamento sessuale e il contesto socioeconomico. Ciò rende difficile il suo monitoraggio, e richiede un approccio integrato e multidisciplinare per prevenire e contrastare il fenomeno.
Youth For Love 2, il programma di Action Aid
A tal proposito, è importante approfondire Youth For Love 2, un progetto promosso da Action Aid che ha l’obiettivo di combattere la violenza tra pari e il bullismo attraverso un approccio integrato che coinvolge giovani, personale scolastico e famiglie. L’approccio utilizzato è il whole school approach, che mira a comprendere il fenomeno relativo alla violenza e ad acquisire competenze per affrontarla. Nonché a ripensare procedure e meccanismi di prevenzione e gestione all’interno e all’esterno della scuola. Il progetto include una serie di attività che coinvolgono educatori e personale scolastico, il cui impegno si indirizza nella co-progettazione di azioni a livello locale.
A detta degli stessi promotori, sono già stati formati 400 studenti, 200 insegnanti e personale scolastico, e 50 genitori/tutor dell’istruzione superiore. Inoltre, 300 studenti e giovani, 50 realtà locali e istituzioni sono stati coinvolti nella co-progettazione di pratiche mirate alla prevenzione e alla gestione della violenza. Infine, sfruttando le nuove tecnologie, il progetto prevede un gioco online destinato a ragazzi e ragazze avente lo scopo di aiutarli a mettersi alla prova e ad imparare a fronteggiare il fenomeno.
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