E’ diventato Ministro dell’Istruzione (e del merito) solo il 22 ottobre scorso ma sta già facendo parlare di sé per le proposte avanzate in virtù della sua carica per ciò che concerne il settore scuola. Giuseppe Valditara parte da un principio, quello dell’importanza del rispetto. Il rispetto che si dovrebbe nutrire nei confronti dei docenti, verso i dirigenti scolastici, ma anche verso gli studenti e i beni pubblici. Il fulcro del discorso per il Ministro è, in sostanza, educare alla cultura del rispetto, fondamentale in ogni ambito della vita. E, per fare questo, ritiene che sia indispensabile “responsabilizzare le famiglie”. Aiutandole laddove siano in difficoltà, magari per un figlio che abbia bisogno di un supporto psicologico. Ma anche valutando se sospendere un ragazzo per un anno comporti un qualche beneficio al ragazzo stesso o alla società. O sia meglio impegnarlo altrove.
Lavori socialmente utili per alunni violenti
Intervenuto a Direzione Nord, evento organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano, ha dichiarato:
Contro gli episodi di violenza in classe serve trovare una soluzione “anche prevedendo forme diverse di sanzioni nei confronti di quegli studenti che non hanno capacità di rispettare le regole: una cosa che mi è sempre parsa molto utile sono i lavori socialmente utili.
Tornando al discorso della sospensione da scuola, il ministro ritiene che, anziché allontanare dalle aule i ragazzi violenti, sia meglio coinvolgerli in lavori socialmente utili, che hanno il fine di responsabilizzare e far maturare i giovani. Sempre a supporto della propria tesi, il ministro ha precisato che la “punizione” derivante dal lavoro socialmente utile consiste nel fatto che il ragazzo, lavorando per la comunità scolastica, sia “costretto” a lavorare per la collettività. Anche umiliandosi, se serve. Perché l’umiliazione fa parte del processo di crescita.
La commissione per l’Autorevolezza e il Rispetto
Il Ministro sta inoltre avviando una commissione per l’Autorevolezza e il Rispetto. Formata da un gruppo di esperti, la stessa avrà il compito di formulare una serie di misure volte a valorizzare l’autorevolezza degli insegnanti e a garantirne il rispetto in classe, fattore questo che negli ultimi anni è mancato spesso e volentieri. Lo stesso rispetto dovrà essere garantito anche nei confronti di presidi, compagni e beni pubblici. Al centro dell’interesse della commissione ci saranno anche il problema dell’uso dei cellulari in classe, i fenomeni di violazione della privacy, di bullismo, cyberbullismo ed esaltazione della violenza. Il Ministro si dice fermo sul primo punto: secondo Valditara gli smartphone dovrebbero restare fuori dalle aule. Questa è una soluzione che già diversi istituti hanno adottato, seppur, in alcuni casi, non venga totalmente rispettata.
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