Una storia che fa riflettere quella di Riccardo, un ragazzino di 14 anni che, contrariamente a quanto succede alla stragrande maggioranza dei suoi coetanei, non frequenta più la scuola. E’ stata una concatenazione di eventi a spingere la madre ad occuparsi personalmente dell’istruzione del figlio. Perché questa decisione? La storia è lunga, e ve la raccontiamo di seguito.
Madre sceglie l’istruzione parentale per il figlio
Ebbene sì, Riccardo ha lasciato la scuola, e la sua insegnante (a casa), è la madre, che ha scelto di optare per l’istruzione parentale oramai tre anni fa. Riccardo è venuto alla luce a seguito di un parto non esente da complicazioni. Ha infatti sofferto di una paralisi cerebrale infantile, che ha comportato una serie di problematiche sulla sua salute, in particolare per ciò che riguarda la sua intelligenza e la sua motricità. Fortunatamente, con le dovute terapie è riuscito a sopravvivere e a fare enormi progressi a scuola, perlomeno fino a quando ha trovato ambienti predisposti.
I problemi sono iniziati a sorgere all’inizio della scuola primaria, quando il fatto di non avere accesso ai supporti e ai servizi essenziali per esercitare il suo diritto all’istruzione lo ha penalizzato. Gli insegnanti di sostegno cambiano in continuazione, e ciò non assicura la continuità nello studio che, in casi come quello di Riccardo è fondamentale. Ma non solo: diverse sono state le difficoltà che, come genitore di un ragazzo disabile, la madre ha dovuto affrontare. Tra le quali quella di perdere il lavoro a causa della richiesta dei continui permessi per poter stare dietro alle esigenze del figlio, che a scuola non erano soddisfatte.
La madre ha scelto l’istruzione parentale
Nonostante tutto, le cose sembravano andare per il meglio. Riccardo aveva fatto progressi grazie ad una insegnante di sostegno veramente preparata. Tutto è andato a rotoli quando questa è stata sostituita con un’altra che, probabilmente per la sua inesperienza, lo ha di fatto emarginato. E’ stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Silvia ha deciso di fare lasciare al figlio la scuola pubblica, e di pensare personalmente alla sua formazione scolastica, diventandone l’insegnante.
L’istruzione parentale è una forma alternativa di istruzione per la quale i genitori sono responsabili dell’educazione dei loro figli invece che le scuole o altri istituti educativi. Questo può includere l’utilizzo di libri di testo, programmi educativi strutturati e lezioni private, o anche un approccio più flessibile basato su esperienze pratiche e apprendimento informale. Naturalmente non è esente da critiche, come ad esempio la credenza che i bambini non ricevano un’istruzione adeguata o una socializzazione sufficiente.
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