Mascherina a scuola, i presidi fiorentini: "Speriamo non ci sia l'obbligo" - Studentville

Mascherina a scuola, i presidi fiorentini: "Speriamo non ci sia l'obbligo"

I contagi si alzano e si torna a parlare dell'obbligatorietà delle mascherine a scuola. I presidi fiorentini si dichiarano contrari.
Mascherina a scuola, i presidi fiorentini:

I contagi, come ben sappiamo, sono aumentati molto in questo periodo, andando incontro a una vera e propria impennata. I dati sono allarmanti e già si comincia a discutere sulle norme di comportamento da attuare per il rientro in aula all’inizio del nuovo anno scolastico. Manca ormai poco a settembre: mascherina sì o mascherina no?

Naturalmente i pareri sono discordanti. Da una parte abbiamo la linea più severa dell’Associazione presidi, che cerca di mettere al primo posto la sicurezza e la precauzione. “La mascherina obbligatoria andrebbe ripristinata” afferma senza mezze misure Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione. Lo scopo è ovviamente quello di evitare altre situazioni di emergenza che comporterebbero il ritorno alla DAD, la didattica a distanza. Una posizione che però non ha molti sostenitori, soprattutto nel territorio di Firenze.

I presidi fiorentini

Se infatti l’Associazione nazionale dei presidi è per una linea severa, sono molte le voci che, in contrasto con questa linea, auspicano un ritorno alla normalità. Tra queste spiccano quelle dei presidi degli istituti fiorentini, i quali in questi giorni si sono espressi a più riprese sull’argomento.

“La scuola ha bisogno di ritrovare normalità” dice Ludovico Arte, preside dell’Istituto Tecnico per il Turismo Marco Polo. “Premesso che da qui a settembre può succedere di tutto, mi auguro che almeno venga data libertà di scelta. Spero che insomma non ci sia l’obbligo. Far lezione con la mascherina è diventato veramente pesante”.

Insomma, il covid ormai è una realtà diffusa, e più che estirparla bisogna conviverci. In questo senso si esprime Marco Menicatti, dirigente dell’Istituto Comprensivo Barsanti: “Le mascherine ostacolano la socializzazione. È ora di superarle. Vacciniamo i ragazzi in autunno, coi vaccini aggiornati, e sorridiamo liberi. A questo punto, bisogna convivere col Covid, ormai un’influenza endemica. I danni sociali della mascherina sono già evidenti. Io dico no”.

Per Francesca Cantarella, dirigente dell’Istituto Comprensivo Vespucci, i primi a pagare le conseguenze di tutte queste restrizioni sarebbero i ragazzi. La preside auspica coerenza e buon senso: “Spero che la scuola non debba ripartire con mascherine e altre restrizioni. I ragazzi hanno già pagato un prezzo altissimo. Certo, non bisogna abbassare la guardia. Se la scuola sarà chiamata ancora al sacrificio, risponderà sempre con serietà e con senso di responsabilità. Sarebbe però fuorviante rivedere i nostri alunni distanziati e imbavagliati e, fuori, il ‘liberi tutti’. Ci vuole buon senso”.

Simile il parere di Osvaldo di Cuffa, preside dell’Istituto Superiore Sassetti Peruzzi: “Se ci sarà un ritorno generalizzato alla mascherina ci adegueremo. Ma non ci possono essere regole speciali solo per le scuole. Ci vuole omogeneità”.

Si comincia poi a parlare dei purificatore d’aria. I pareri, anche in questo caso, sono discordanti. Per ora, pochi istituti hanno deciso di adottarli: si tratta di un investimento importante, quindi in molti aspettano la certificazione del Ministero sull’efficacia di questi impianti, prima di procedere con l’acquisto.

 

 

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