Dallo scorso febbraio non si indossano più all’aperto: l’obbligo è rimasto all’interno dei luoghi chiusi e, tra questi, anche a scuola. Qui gli studenti continueranno a indossare le mascherine non solo fino alla fine dello stato di emergenza finito, lo ricordiamo, il 31 marzo scorso, ma fino a conclusione dell’anno scolastico. Questa è la direzione verso la quale propenderebbe il Governo che, tra mille polemiche per le motivazioni che approfondiremo sotto, starebbe per scegliere di prolungare l’obbligo delle mascherine, per docenti e alunni, a scuola.
Mascherine in classe fino a giugno
E’ quanto riporta oggi La Repubblica: secondo alcune indiscrezioni, dopo una riunione tra i rappresentanti del Ministero della Salute e dell’Istruzione, sarebbe la via della prudenza a prevalere. Niente cambiamenti, quindi, a partire dal primo maggio come ci si era auspicati. Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica è opportuno non abbassare la guardia. Meglio ancora un sacrificio che cadere nella tentazione di cedere ad un passo “sconsiderato”.
Il ministro Patrizio Bianchi ha incontrato e discusso con il ministro alla Salute Roberto Speranza. A breve, infatti, bisognerà prendere la decisione relativa ai luoghi (al chiuso) nei quali la mascherina non sarà più obbligatoria. Tra quelli nei quali continuerà ad esserlo, sembra esserci la scuola. Tali revisioni dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1 maggio. E, considerato come da tale giorno alla conclusione dell’anno scolastico manchi solo un mese, i Ministeri interessati ritengono che sia meglio non cedere alla tentazione. E’ vero che i contagi fra i giovani sono già attualmente in calo, ma togliere la mascherina in classe, almeno secondo i ministri, sarebbe azzardato.
Le mascherine a scuola nel resto d’Europa non sono più obbligatorie
Cosa che, invece, è già avvenuta in numerosi stati europei. Dall’Irlanda al Regno Unito, dalla Svezia alla Danimarca. Ma anche Spagna, Portogallo, Germania, Francia e Olanda hanno salutato la mascherina in classe da diverso tempo. E, su questa scia, i genitori italiani sembrano premere verso la rivendicazione della libertà di non indossarla dei propri figli. Secondo loro, infatti, il fatto che i ragazzi non la tengano su nel resto della giornata e poi siano obbligati a portarla a scuola è un vero controsenso.
Il parere degli esperti
Gli esperti in materia si dicono concordi con la posizione dei genitori. Se il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia del San Raffaele di Milano Massimo Clementi le ritiene, semmai, più utili sui mezzi pubblici, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ritiene che si possano togliere a scuola in presenza del dovuto distanziamento. Non mancano, ovviamente, pareri discordanti come quelli di Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia e Fabrizio Pregliasco, virologo alla Statale di Milano. Per entrambi, indossarle è un piccolo disagio di fronte ad un bene comune.