Che vi sia una discriminazione verso il Sud Italia, spesso alimentata da luoghi comuni, è un dato di fatto. Ma da qui a leggerlo ed impararlo su un libro di scuola non è certamente corretto. “La città, però, è ancora afflitta da gravi problemi come i quartieri degradati, sovrappopolati e con una diffusa criminalità”. E’ questo che si legge all’interno di un libro scolastico destinato alle scuole medie ed intitolato Bella geo! edito dalla casa editrice “La Scuola” di Brescia.
A fare discutere non è solo il fatto di leggere tale descrizione accanto al nome di una città, ma di non vedere le stesse precisazioni, o comunque altri aspetti negativi delle stesse, accanto al nome delle altre. Un esempio su tutte? La città di Milano viene dipinta come la metropoli capitale dell’economia italiana. Ma non viene detto nulla riguardo al sempre più crescente numero di reati e denunce. Che quest’anno gli è valso il primo posto nella relativa classifica.
Napoli discriminata su libro di scuola
Attenzione, con questo non vogliamo negare che fatti quali quelli elencati nel libro di geografia in oggetto non siano avvenuti nella città partenopea. Ciò che fa storcere il naso è però che precisazioni simili non siano state fatte per le altre città. Come a voler denigrare proprio Napoli. Tutte le città italiane hanno dei problemi, ma solo quelli di Napoli vengono sottolineati nel testo. E invece, volendo essere pignoli, se leggessimo la classifica dei reati del 2021 stilata da Il Sole 24 Ore e basata su quelli che sono dati ufficiali, diffusi dal Viminale, si constaterebbe come la città campana occupi “solo” il 14esimo posto, mentre Milano si sia piazzata al primo.
La lettera del movimento dei Neoborbonici
A suscitare la propria indignazione è stato il movimento dei Neoborbonici, che ha inviato una lettera alla casa editrice “La scuola” firmata dal suo presidente, nella persona di Gennaro De Crescenzo. Questo è ciò che vi si legge:
“Gentili responsabili de ‘La Scuola’, ci hanno segnalato un passaggio del vostro libro ‘Bella Geo’ nel quale si parla di Napoli con i soliti luoghi comuni che accompagnano da circa 160 anni il racconto dell’ex capitale dell’attuale Sud dell’Italia: “gravi problemi, quartieri degradati e criminalità” preceduti dal solito pesantissimo “però” riferito al racconto, invece, di aspetti positivi. È proprio quel “però” che manca quando si parla delle altre città italiane e così, ad esempio, Milano è semplicemente “ai vertici in tanti settori oltre che la capitale economica italiana”. È da qui che nascono immotivati complessi di inferiorità meridionali e immotivati complessi di superiorità padani”.
La lettera continua mettendo in evidenza come nessuno voglia negare i problemi di Napoli. Ma come si voglia porre l’attenzione sul fatto che tali problematiche siano comuni a diverse metropoli non solo in Italia, ma nel mondo intero. E conclude rivolgendosi direttamente alla casa editrice, ammonendola in quanto dovrebbe prestare un’attenzione diversa verso tali tematiche. Soprattutto se si rivolge a degli studenti delle scuole medie.
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