L’organizzazione letteraria e di libera espressione PEN America – un’organizzazione non-profit che si occupa di difendere la libertà d’espressione negli Usa – ha pubblicato un nuovo Indice dei divieti sui libri scolastici. E, dal rapporto che lo accompagna, è emerso come sia in atto una massiccia censura sui libri nei distretti scolastici di tutto il paese. Censura che interessa non solo singoli libri, ma addirittura intere categorie. Oggetto della restrizione sono soprattutto volumi che trattano i temi del razzismo, dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Secondo PEN sarebbe una censura mai vista prima che minaccerebbe, di fatto, la libertà di espressione.
Usa, censurati libri che trattano razzismo, attivismo e LGBTQI+
Il periodo preso in considerazione è compreso tra il 1 luglio 2021 e il 31 marzo 2022. I libri vietati a scuola sarebbero 1.586: questi sono stati banditi in 86 distretti scolastici ed in 26 stati. Il maggior numero di divieti si è registrato in Texas (qui sono stati 713). A seguire la Pennsylvania (456), la Florida (204), l’Oklahoma.
Nel dettaglio:
- il 41% includevano protagonisti o personaggi secondari di spicco che erano persone di colore
- il 22% affrontano direttamente questioni di razza e razzismo
- il 33% affrontano esplicitamente temi LGBTQ+ o hanno protagonisti o personaggi secondari di spicco che sono LGBTQ+
- il 16% sono libri di storia o biografie
- il 9% hanno temi espliciti o preminenti relativi ai diritti e all’attivismo
- 42 libri per bambini (comprese le biografie di Rosa Parks, Martin Luther King Jr., Nelson Mandela e Malala Yousafzai) sono stati censurati
I temi più censurati sono le relazioni omosessuali e le minoranze.
Libri scolastici in Usa, una censura mai vista
L’autore principale del rapporto, Jonathan Friedman, ha dichiarato che la sfida che i libri devono affrontare è “impareggiabile per frequenza, intensità e successo”.
“A causa della tattica della censura e della politicizzazione dei libri, vediamo che gli stessi libri vengono rimossi oltre i confini dello stato: libri su razza, genere, identità LGBTQ + e sesso il più delle volte. […] Questo è un attacco orchestrato ai libri i cui argomenti hanno preso piede solo di recente sugli scaffali delle biblioteche scolastiche e nelle aule. Stiamo assistendo alla cancellazione di temi che solo di recente hanno rappresentato un progresso verso l’inclusione”.
E, difatti, il rapporto di PEN parla chiaro: il documento mostra il grande impatto esercitato dallo sforzo dei conservatori di censurare la letteratura nelle scuole. I divieti, infatti, hanno interessato in gran parte libri incentrati su questioni razziali e LGBTQ. Una grande parte di questi sono stati scritti da autori non bianchi o LGBTQ. La censura dei libri è stata accompagnata in diversi Stati da una serie di leggi di destra che dettano, in sostanza, ciò che gli insegnanti possono e non possono trattare in classe. Giusto per fare un esempio, la Florida ha appena approvato un disegno di legge soprannominato “non dire gay”, che vieta di parlare ai bambini di orientamento sessuale e identità di genere dalla scuola materna alla terza elementare.