Da anni si dibatte circa il fatto che i compiti delle vacanze siano o meno opportuni. C’è chi sostiene che non bisogni assegnarli in quanto verrebbe meno il diritto, da parte degli studenti, di riposarsi e godere del tempo libero. C’è chi invece ritiene che siano necessari, le vacanze sono lunghe e si correrebbe il rischio che i ragazzi perdano il ritmo. Probabilmente non si giungerà mai ad un accordo, ma interessante a questo proposito è la circolare emessa da una dirigente scolastica calabrese. Che cosa ha scritto?
Niente compiti per le vacanze, la circolare di una dirigente scolastica
Probabilmente vi sorprenderà, ma nella circolare emanata dalla preside dell’IC Manzoni-Augruso di Lamezia Terme, Antonella Mongiardo, si invitano i docenti ad assegnare pochi compiti per le vacanze di Natale, meglio se un ripasso degli argomenti trattati. Il tutto per consentire agli alunni di riposare ma di non dimenticare i contenuti appresi durante le lezioni.
Musica per le orecchie dei ragazzi che frequentano l’Istituto Comprensivo. La preside, in ottemperanza al sempre più citato art.31 della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nella circolare continua:
“Premesso che nessuna norma impone di dare i “compiti a casa” e che il Ministero più volte ha raccomandato di ridurli e non assegnarli nel fine settimana e durante le vacanze (finanche nella scuola secondaria di secondo grado), la sottoscritta Dirigente Scolastica concorda sul fatto che sia opportuno regolamentare lo studio domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno.”
Le indicazioni della preside nella circolare
Ma c’è di più: la dirigente scolastica ha ritenuto opportuno anche fornire una serie di indicazioni non vincolanti che riguardano l’assegnazione dei compiti in classe anche in altre circostanze o periodi dell’anno.
Ad esempio, ha consigliato di non assegnare compiti nel fine settimana e durante i periodi di vacanza o sospensione delle lezioni; di non assegnare argomenti da studiare a casa che non siano stati spiegati in classe; che i docenti che decidano comunque di assegnarli, debbano allora correggerli tutti e a tutti.
Ed ancora, che ai compiti svolti a casa non sia assegnato alcun voto e che le giustificazione dei genitori per il mancato svolgimento degli stessi venga accolto di buon grado dagli insegnanti. Infine, i compiti assegnati per casa andranno annotati sul registro elettrico in modo che ne rimanga traccia.
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