Torniamo a parlare di Elisabetta Condò, la professoressa vittima di un’aggressione a colpi di coltello da parte di uno studente nella scuola di Abbiategrasso, per via delle sue ultime dichiarazioni nell’ambito di un’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”, nell’ambito della quale ha raccontato la propria esperienza rivelando come, nonostante sia ancora sotto shock, il peggio sembra essere passato. La professoressa ha descritto il momento dell’aggressione, sottolineando di non essersi immediatamente resa conto di essere stata accoltellata.
Professoressa perdona lo studente che l’aveva aggredita con il coltello
La docente ha detto che in un primo momento, quando era piegata su un banco, di spalle, ed ha avvertito un colpo sul collo, ha pensato di essere stata colpita da un oggetto caduto accidentalmente dal soffitto. E’ stato solo quando si è girata che si è resa conto che quelli che le stavano arrivando, erano colpi di coltello. Pochi secondi, ma di puro terrore, quelli in cui si è consumata questa vicenda. E che sicuramente rimarranno impressi nella sua memoria per il grande impatto che hanno avuto sulla sua vita.
Nonostante le ferite ancora doloranti al braccio e alla testa, la Condò ha dichiarato di stare meglio grazie alla somministrazione di analgesici e antibiotici. Tra un mese le verrà tolto il gesso ed inizierà un lungo percorso di riabilitazione. Nonostante le difficoltà che sta riscontrando, la docente ha espresso la speranza ed il desiderio di tornare in classe a settembre.
La prof dispiaciuta per le mancate scuse della famiglia del ragazzo
Interrogata sulle ragioni della rabbia del ragazzo, la Condò continua a cercare una spiegazione sulla motivazione dell’attacco, ma non riesce ancora a trovare una risposta valida. La stessa ha dichiarato che il giorno dell’aggressione avrebbe dovuto interrogare lo studente in Storia, ma l’interrogazione era stata programmata a causa di una precedente assenza del ragazzo. Quindi non era inaspettata. Tra l’altro, lo studente non aveva particolari debiti scolastici e non rischiava di perdere l’anno. Le uniche difficoltà, peraltro non insormontabili, erano legate alle sue assenze e al suo recente comportamento.
La docente, inoltre, ha espresso il suo rammarico per non aver ricevuto delle scuse dalla famiglia del ragazzo, che ha dichiarato di aver perdonato e al quale augura di ritrovare la serenità e per il quale spera che riceva la cura adeguata. Non vorrebbe che resti in carcere – dove nel frattempo è stato trasferito – ma piuttosto che si punti al suo recupero. In quanto alla reazione della famiglia, si è espresso però il preside, che ha affermato come le scuse dei genitori dello studente siano state fatte a lui, e che le abbia poi prontamente comunicate all’interno della scuola. L’uomo ha tenuto a sottolineare come, una volta compiuto il fatto ed accompagnato il ragazzo sull’ambulanza, il giovane non fosse in sé nonostante apparisse calmo, “guardava nel vuoto”.
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