Un docente irlandese che si era rifiutato di rivolgersi ad un alunno transessuale con il pronome neutro era stato sospeso dall’insegnamento, salvo poi essersi recato ugualmente a scuola – contravvenendo al provvedimento – venendo arrestato. La storia è stata raccontata dal Daily Mail. Il protagonista è Enoch Burke, un cristiano evangelico. Il quale, dopo essersi rifiutato di usare il pronome neutro ed aver ignorato la sua sospensione dell’insegnamento, ha nuovamente rifiutato di attenersi all’ordinanza del tribunale che gli vietava di entrare a scuola, la Wilson’s Hospital School di Co Westmeath.
Docente rifiuta di usare il pronome neutro, sospeso e poi arrestato
Difendendosi di fronte all’Alta Corte irlandese ha detto che ha agito così perché attenersi avrebbe “violato le sue convinzioni religiose e rinnegato il suo Dio”.
Il signor Burke è stato quindi condotto in carcere, dove ha dichiarato di preferire essere “un cristiano nella prigione di Mountjoy piuttosto che un accettante pagano del transgenderismo al di fuori di essa”. Qui rimarrà ancora una settimana. Di tutta risposta, il giudice che si è occupato del suo caso, ha dichiarato che non si stava entrando nel merito del credo religioso dell’insegnante. Ma quest’ultimo ha ribadito la propria volontà di non rispettare gli ordini del tribunale. Ha anche aggiunto:
‘Se questo tribunale lo determina, non lascerò mai la prigione di Mountjoy se, lasciando la prigione, violerò la mia coscienza ben informata e il mio credo religioso e rinnegherò il mio Dio. La mia fede mi ha condotto in quel luogo e mi terrà lì, Dio mi aiuta. Questa corte sta cercando di privarmi delle mie convinzioni religiose”.
L’azione legale non ha a che fare con il transgenderismo
L’insegnante era stato sospeso dalla scuola di Westmeath per essersi rifiutato di rivolgersi allo studente transessuale chiamandolo “loro” anziché “lui”, come lo stesso allievo ed i suoi genitori gli avevano pregato di fare a maggio. Il professore, però, ha affermato che una tale richiesta lo stava “privando” delle sue convinzioni religiose.
“Non posso lasciarmi coinvolgere da questo, è manifestamente sbagliato, secondo le mie convinzioni religiose e le scritture”
Ha infatti dichiarato l’uomo.
A tale posizione, la scuola non ha avuto altra scelta che perseguire un’azione legale. Ma, come ha dichiarato in proposito la signora Mallon, avvocato del consiglio di amministrazione della scuola, il caso non riguarda il transgenderismo, bensì il fatto che l’insegnante abbia deliberatamente ignorato la decisione di sospenderlo a pieno stipendio in attesa dell’esito della riunione disciplinare.
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