Si chiama Patrizia Caprelli, ha 69 anni e quest’anno è andata in pensione. Perché ne parliamo oggi è presto detto. Ha fatto qualcosa che probabilmente nessuno ha già fatto: ha deciso di regalare la somma corrispondente a quest’ultima ai suoi alunni. Non è uno scherzo: “Non ho figli, non sono sposata, sentivo di dover fare qualcosa per i miei ragazzi” ha affermato la docente, che per anni ha insegnato inglese nelle scuole superiori. Ha così scelto di istituire una borsa di studio per gli allievi più bravi, che quindi dovranno meritarsela.
Regala la sua pensione agli studenti
La donna, che era diventata di ruolo solo lo scorso anno, destinerà una parte del proprio stipendio alla creazione di una borsa di studio per l’Istituto Tecnico Economico Scarpellini di Foligno. Ovvero la scuola presso la quale ha prestato il maggior numero di ore di servizio durante i tanti anni di insegnamento in vari istituti scolastici sparsi sul territorio nazionale. Tra tutti, però, l’ITE di Foligno deve avere ricoperto un ruolo di rilevanza se l’ha spinta a destinare proprio all’istituto intitolato a Scarpellini la propria pensione.
Non sarebbe un’idea nata all’improvviso. Da tempo pensava alla possibilità di destinare una parte dei suoi compensi agli studenti. Ha scelto così di istituire una borsa di studio che ha deciso di nominare “Sunshine Scholarship“. Un appellativo non casuale, dato che la parola “raggio di sole”, come la Caprelli ha dichiarato, “è stata ricorrente nella mia vita”.
Il contributo economico che spetterà agli studenti meritevoli è pari a mille euro. La pensione della docente ammonta a soli 800 euro, ma la donna ha deciso di integrarla con i risparmi di una vita. L’insegnante ha fatto sapere di non essere una viaggiatrice e di avere a disposizione un gruzzolo con il quale ha deciso di alimentare tale contributo economico. La donna ha vissuto e studiato in Canada (la sua famiglia ha origini qui) ma, anche se vorrebbe tornarci, un giorno, sente di poter ancora aspettare.
Perché la professoressa regalerà la sua pensione
Ma veniamo alla parte più interessante: quello che sicuramente vi state chiedendo è quale sia la motivazione che ha spinto la professoressa ad una simile e lodevole scelta. Come anticipato non si è mai sposata, non ha figli o nipoti ai quali pensare. Ritiene di non aver fatto poi nulla di speciale. Ma non solo: ha anche affermato come tale gesto possa essere letto in chiave egocentrica:
“Mi piacerebbe essere ricordata per qualcosa, e questo è un modo di dire a chi non conosco che è stato parte della mia vita”.
La borsa di studio voluta dalla professoressa sarà annuale e da dividere tra due studenti appena diplomati che soddisferanno determinati requisiti.
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