La pubblicazione dei risultati delle prove Invalsi 2022 ha dimostrato ancora una volta come, dal punto di vista dell’istruzione, il divario tra Nord e Sud sia ancora netto. Dai dati recentemente diffusi emerge come le scuole del Sud Italia non garantiscano a tutti le medesime opportunità. I test sono stati sostenuti dagli studenti di tutta la penisola: sono stati ben 920 mila della scuola primaria (classe II e classe V), circa 545 mila studenti delle medie (classe III) e 953 mila studenti delle superiori (classe II e ultimo anno).
Prove invalsi, a cosa servono
Perché tali risultati sono tanto importanti è presto detto: consentono a chi di dovere di effettuare i dovuti confronti tra le scuole sparse sul territorio italiano, di comprendere le eventuali differenze in ambito di preparazione degli studenti e di verificare le eventuali lacune. I test, lo ricordiamo, sono uguali in tutta la penisola, così come i criteri di valutazione applicati. Diciamo subito che per essere considerati eccellenti alle Prove invalsi, gli studenti devono ottenere un punteggio di livello 4 in Italiano e in Matematica e il livello B2 in entrambe le prove di Inglese.
Risultati Prove Invalsi 2022
Ma entriamo nel vivo dei risultati appena divulgati. Da questi si evince come gli allievi eccellenti nel 2022 siano stati il 13,5% rispetto al 18,3% del 2019. La regione nella quale gli studenti hanno primeggiato è stata la Valle d’Aosta, con il 25,9%. Le regioni che invece si sono piazzate agli ultimi posti sono Campania e Calabria, con il 5,2%. Per quanto riguarda la quinta elementare, il livello base di italiano è raggiunto dall’80% degli alunni. Calabria e Sicilia si sono confermate sotto la media nazionale, Valle d’Aosta e Umbria sopra di essa. Lo stesso non si può dire per la matematica: in tale materia solo il 66% degli alunni è arrivato al livello base. In quanto all’inglese, il 94% degli studenti di quinta ha raggiunto il livello A1 nella prova di lettura di inglese, l’85% nell’ascolto.
Risultati peggiori sono stati registrati alle scuole medie. In terza media solo il 61% degli studenti ha raggiunto livelli adeguati per quanto riguarda l’italiano, il 56% per matematica, il 78% per la lettura in inglese e il 62% per l’ascolto in inglese. In Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna le percentuali scendono. I dati si abbassano ulteriormente tra gli studenti che provengono dai contesti socio-economico-culturali sfavorevoli.
Gli ultimi dati riguardano la quinta superiore. Qui il livello base di italiano è raggiunto dal 52% degli studenti. Ma quelli delle regioni appena citate più della Puglia e della Basilicata sono sotto il livello richiesto. Il livello base è raggiunto dal 50% degli studenti con molte delle regioni del Centro-Sud sotto la soglia. Cosa succede se parliamo di inglese? Il 52% degli studenti ha ottenuto il livello B2 nella prova di lettura ed il 38% in quella di ascolto.
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