E’ successo in un istituto superiore di Sesto Fiorentino: uno studente di 15 anni ha puntato una pistola – seppur finta – verso il suo professore “colpevole” di avergli messo “troppe note”. Succede di essere movimentati a scuola, di non andare d’accordo con i docenti e di avere delle antipatie nei loro confronti. Ma puntare una pistola, giocattolo o meno che sia, resta un gesto forte, e ai poliziotti del commissariato locale non è piaciuto, tanto che il ragazzo, adesso, è indagato per minacce e interruzione di pubblico servizio.
Punta una pistola verso il professore, il video
Arrivare al “colpevole” è stato possibile grazie a un video, uno di quelli che diventano virali in pochi minuti, che lo ritrae con un’arma (palesemente giocattolo, in mano). Perquisito dagli agenti, il ragazzo è stato identificato esattamente quale protagonista di quelle immagini. Il contenuto del video potrebbe essere stato tratto da un film: il professore seduto alla cattedra, l’alunno alla lavagna. Quest’ultimo che, scherzando, dopo uno scambio di battute con il prof tramite le quali lo “rimprovera” di avergli messo troppe note – “Mi ha messo troppe note, prof! Sta sbagliando con me, così non va. Dobbiamo regolare la questione” – impugna l’arma e la indirizza proprio verso l’insegnante. L’uomo, dal canto suo, non si lascia intimorire, probabilmente conscio della messinscena. “Addirittura una pistola…”avrebbe detto.
Il ragazzo è ora indagato
Una scena che, data l’arma giocattolo potrebbe essere definita una bravata, e come tale probabilmente è stata vissuta dal resto della classe, tanto che qualcuno si è anche preso la briga di registrarla. La registrazione, però, non è passata inosservata tanto da spingere la scuola a denunciare l’accaduto, ed i poliziotti del locale commissariato ad effettuare la perquisizione del giovane nella sua casa. Questa non ha dato i frutti sperati: niente “arma” dentro lo zaino, ma l’avvenuto sequestro dello smartphone del quindicenne. Ciò che è certo è che le indagini, attualmente in corso, sono coordinate dalla procura dei minori e che si stanno valutando eventuali provvedimenti nei confronti del ragazzo. Che, a quanto pare, non avrebbe alle spalle quella che può essere definita una condotta irreprensibile.
“Era solo uno scherzo”
Il ragazzo, che è ora indagato per minacce e interruzione di pubblico servizio, è al centro degli accertamenti condotti dal comando. Quello che preme chiarire è se abbia preso di mira altri professori. Si stanno raccogliendo testimonianze in merito. Interrogato dalla polizia avrebbe affermato “Era solo uno scherzo“. Nel frattempo il filmato che lo vede come protagonista insieme al suo insegnante, ha fatto il giro della scuola.