La notizia di un bimbo di quinta primaria colpito al collo da un proiettile sparato da una pistola a pallini ha scosso molti, dimostrando ancora una volta il pericolo dei giochi con armi giocattolo. Secondo quanto riportato, il bimbo è stato colpito mentre si era affacciato alla finestra della sua classe, nel cambio dell’ora di lezione, tra quella di italiano e quella di educazione motoria, insieme ad alcuni suoi compagni. Ma come sono andate le cose?
Colpito al collo da una pistola a pallini
Siamo in una scuola primaria a Grosseto. Secondo quanto dichiarato dal padre del piccolo, il figlio ed alcuni suoi compagni erano affacciati alla finestra della loro classe quando hanno visto sotto la finestra alcuni ragazzi (5 o 6) con il volto in parte coperto dalle visiere dei loro cappelli e dai cappucci delle loro felpe. Questi ultimi hanno puntato la pistola contro i bambini esplodendo tre colpi, uno dei quali ha raggiunto il collo di uno di loro. La vittima ha accusato da subito un forte dolore, tanto da essersi messo a piangere. E’ stato inizialmente soccorso dal personale scolastico, che ha applicato del ghiaccio sulla parte colpita. La scuola ha quindi avvisato il padre, il quale ha contattato i carabinieri che hanno ispezionato l’area dalla quale erano partiti i colpi, trovandovi uno dei proiettili di plastica che erano stati precedentemente sparati.
Fortunatamente solo un grande spavento
Il bambino, visitato al pronto soccorso, fortunatamente non ha riportato ferite gravi. Ma se fosse stato colpito all’occhio, avrebbe potuto subire il distacco della retina. Il padre del piccolo ha presentato una denuncia, dimostrando di voler fare tutto il possibile per proteggere suo figlio e per evitare che incidenti simili possano ripetersi in futuro. L’uomo ha definito il gesto “di una gravità inaudita”.
Ha dichiarato in merito:
“Sono rimasto senza parole: chi può pensare di sparare verso un bambino? Davvero non riesco a farmene una ragione e non riesco a capire come certe cose possano accadere in una città come la nostra. Ma verso quale società stiamo andando? Possibile che chi ha sparato adesso non sia preso dal rimorso per ciò che ha fatto? Pochi centimetri più in là e mio figlio poteva perdere un occhio. Sono molto preoccupato e spero che il responsabile sia identificato”.
Adesso si spera di trovare i colpevoli.
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