Chissà cosa deve aver pensato prima di affacciarsi alla finestra e urlare quell’insulto contro i poliziotti. Forse di non essere sentito, o di farla franca. E invece, il grave gesto gli è costato una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Siamo a Ravenna. Qui, durante l’ora di lezione, un quindicenne si è affacciato dalla finestra della sua classe ed ha attaccato verbalmente una pattuglia di poliziotti che stava passando proprio davanti alla scuola. Ma non si sarebbe limitato solo a questo.
Studente insulta poliziotti dalla finestra della scuola
Dopo avere insultato i poliziotti ed essere stato redarguito dai suoi professori, avrebbe deciso di scrivere l’insulto anche sulla lavagna. Salvo poi cancellarlo. Ma non è bastato. I poliziotti, infatti, considerato anche il luogo dal quale l’urlo proveniva, hanno deciso di non lasciare correre: sono intervenuti ed hanno preso seri provvedimenti nei confronti del ragazzo. Si sono quindi fermati, sono scesi dall’auto ed hanno denunciato a piede libero il ragazzo per oltraggio a pubblico ufficiale. Ad intervenire immediatamente per comprendere al meglio la dinamica di quanto accaduto è stata la dirigente scolastica.
Il ragazzo vive una condizione non facile. E’ sotto la custodia dei servizi sociali e può uscire soltanto per andare a scuola. Il motivo è presto detto: nel corso dello scorso mese di giugno era stato protagonista di un’aggressione in centro a un rider indiano porta-pizze. Le forze dell’ordine lo avevano identificato il giorno successivo insieme ad altri ragazzi, ed il rider se l’era cavata con una prognosi di 20 giorni. L’episodio riguardante gli insulti ai poliziotti è avvenuto la settimana scorsa, ed è al momento oggetto delle dovute indagini da parte della Procura.
Ha anche scritto alla lavagna gli insulti ai poliziotti
Ennesimo caso di oltraggio alle forze dell’ordine, questo. Ma con protagonista uno studente, e per di più minorenne. Ad aggravare la sua situazione, oltre la difficile condizione personale che il ragazzo vive, c’è il fatto che, rimproverato dal docente dopo aver urlato l’insulto, lo stesso sarebbe poi rimasto in silenzio. Ma non avrebbe placato la sua rabbia, tanto da andare a scrivere l’insulto alla lavagna con il gessetto. Rimproverato una seconda volta, avrebbe cancellato la scritta, salvo poi riscriverla una seconda.
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